Agricoltori liguri a Roma per la protesta contro l’immobilismo
Sono partiti da Savona e Imperia in pullman per scendere in piazza per dire basta alla troppa burocrazia che costa al settore oltre 4 miliardi l’anno
Liguria. Sono partiti da Savona e Imperia in pullman. Da Genova e La Spezia in treno e in auto. Gli agricoltori liguri sono scesi in piazza oggi ( giovedì 5 maggio) a Roma per dire basta alla troppa burocrazia che costa al settore oltre 4 miliardi l’anno.
“Ogni azienda agricola produce in media 40 chili di carte ogni anno per adempiere agli obblighi burocratici – spiega il presidente di Cia Liguria, Aldo Alberto – Per una sola pratica di presentazione dei Psr si sviluppano oltre 2 chili di materiale cartaceo.
Documenti vari la cui elaborazione impegna circa 100 giornate lavorative di un profilo amministrativo. Tutto ciò si traduce in costi altissimi che vanno a sommarsi a quelli produttivi per l’attività ordinaria mettendo continuamente a rischio default le nostre aziende agricole italiane”.
La situazione è ormai insostenibile, aggravata dai ritardi della partenza delle misure a sostegno degli investimenti e dell’avvio di imprese di giovani agricoltori previsti dal PSR ancora inutilizzabili, ma anche nei pagamenti relativi alla Pac 2015.
Per questi motivi Cia, Confagricoltura e Copagri hanno deciso di scendere in piazza.