“A Ventimiglia non si fa cultura”: il pensiero di due musicisti snobbati dall’Amministrazione

24 maggio 2016 | 08:24
Share0
“A Ventimiglia non si fa cultura”: il pensiero di due musicisti snobbati dall’Amministrazione

Assessore Felici: “La loro proposta era insostenibile. Sbagliato dire che non si fa cultura a Ventimiglia”

Ventimiglia. Concerti d’organo e festival di musica classica? No grazie. “Se ce l’avessero detto subito, sarebbe stato meglio”, dichiarano due maestri: il clavicembalista e organista Silvano Rodi e il flautista Adriano Megetto.

“Da due anni proponiamo un festival di musica classica eseguita con strumenti antichi”, spiega Rodi, “Ma per noi i soldi non ci sono mai. E nemmeno le risposte: da febbraio non abbiamo più saputo nulla e, ormai, non abbiamo neanche più il tempo per organizzare qualcosa”.

La prima proposta lanciata all’Amministrazione dai due musicisti ventimigliesi prevedeva una serie di concerti nelle chiese del centro storico da tenersi nei mesi di luglio e agosto. Il tutto per un ammontare di 15mila euro. “Una proposta insostenibile”, ribatte l’Assessore alla Cultura Pio Guido Felici, “Abbiamo a disposizione 140mila euro per organizzare eventi durante tutto il corso dell’anno: 15mila per una sola manifestazione erano davvero troppi. Abbiamo così fatto una controproposta, ma non abbiamo più avuto riscontro“. Ma le parole di Felici non trovano conferma in ciò che dichiarano i due musicisti: “Mi sono recato diverse volte in comune”, replica Megetto, “A inizio anno dai 15mila euro iniziali siamo scesi a 5mila: questo è quanto l’amministrazione avrebbe potuto destinare al nostro festival”. Con questa cifra, qualcosa si sarebbe potuto fare comunque. Lo spiega Rodi: “Avevamo proposto cinque concerti di cui due a titolo gratuito: il mio e quello di Megetto. Anche se, investire nella cultura, non significa dover suonare gratis”.

“Cambiano i colori delle amministrazioni ma per quanto riguarda la musica c’è sempre la solita scusa: mancano i soldi”, ribadisce Megetto, “Ormai, però, non ci crediamo più”.

Se il flautista Megetto è rassegnato, il collega Rodi si definisce “rattristato e disgustato”: “In altre realtà limitrofe ci sono rassegne interessanti: Bordighera, Sanremo, in Francia. Solo a Ventimiglia non si fa nulla che riguarda la cultura”. “E di cultura non ne fanno perché non ne hanno”, dice, “Evidentemente all’Assessore Felici interessa lo svago, il divertimento, ma non la cultura. Vanno bene i nutella party e gli schiuma party in programma, ma secondo me questa è una politica sbagliata: Felici dovrebbe creare manifestazioni che soddisfino tutta la popolazione e non solo i giovani. Perché a Ventimiglia ci sono anche persone adulte e anziani”.

Dalla sua, l’Assessore alla Cultura, ha i numeri:“A me interessano quelli: le manifestazioni che abbiamo proposto hanno fatto registrare il tutto esaurito: le attività hanno lavorato e io sono contento così. Abbiamo preso la decisione di puntare sul target dei giovani e questo non vuol dire che ho fatto solo cose che piacciono a me, anzi. Tante volte, alle cose che mi piacciono ci rinuncio perché so che non ci sarebbe nessuno”.
E poi, rispetto al passato, i soldi a disposizione sono diminuiti tanto: “L’ultima battaglia di fiori è costata al comune 230mila euro. Noi, per tutto l’anno, abbiamo 140mila euro”. “E poi non è corretto dire che di cultura non se ne fa”, sottolinea Felici, “Quando abbiamo proposto una stagione teatrale intensa”.

Ma la scusa dei soldi in meno non convince Rodi: “E’ vero, però l’anno scorso quando per noi non c’erano finanziamenti, magicamente sono usciti fuori dal cappello 20mila euro per una sola serata: quella di Morgan. Allora che lo dicano chiaro e tondo che a loro la cultura non interessa”.