Grandi manovre alla nuova Camera di Commercio, domani si elegge la giunta camerale

17 maggio 2016 | 12:24
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Grandi manovre alla nuova Camera di Commercio, domani si elegge la giunta camerale

Lavorerà un consiglio di 33 componenti al posto dei 72 precedenti, in linea con le logiche di razionalizzazione cui sarà improntata la nuova governance

Imperia. Grandi manovre alla Camera di Commercio Riviera di Liguria – Imperia La Spezia Savona. Per domani alle 16,30 è stata convocata la riunione per l’elezione della giunta camerale. Un appuntamento che segna un altro passaggio fondamentale dopo la nascita del nuovo ente camerale dovuto alla fusione fra le storiche Camere di Commercio di Imperia, Savona e La Spezia. Il primo presidente sarà Luciano Pasquale, finora alla guida della Camera di Commercio di Savona, è stato eletto con 28 voti su 32 presenti.

Savona è la sede legale della nuova Camera, che manterrà comunque le tre sedi operative con gli sportelli sul territorio. “Abbiamo varato una nave che abbiamo costruito negli ultimi 18 mesi – commenta Pasquale -. La nuova Camera di commercio anticipa il futuro: un consiglio di 33 componenti al posto dei 72 precedenti, in linea con le logiche di razionalizzazione cui sarà improntata la nuova governance. Siamo pronti per la nuova sfida che ci attende”. I rapporti con Genova sono “ottimi” – assicura Pasquale – nessuna contrapposizione. La nuova realtà parte con 97 mila imprese iscritte, poco meno delle 107 mila di Genova. Valorizziamo le riviere e valorizziamo la Liguria – spiega il neopresidente – Proseguiremo l’attività avviata, ci sarà il trasferimento delle buone pratiche, dalla dieta mediterranea alla blue economy, per dire due cose che sono una a Imperia e l’altra alla Spezia, e poi il turismo, la portualità e la logistica che sono i punti di forza dell’economia di questo territorio che diventa metà Liguria con le sue 97 mila imprese, una bella realtà”.

L’unica ombra sul debutto della nuova Camera di Commercio è il taglio del diritto camerale deciso per legge che dal 2017 arriverà al 50%, riducendo le risorse a disposizione. “C’è il taglio delle risorse e poi c’è il decreto legislativo incombente sulle funzioni – aggiunge Pasquale -.L’accorpamento ci consente già di realizzare efficienze e risparmi e poi dovremo trovare il modo di essere propositivi con progetti per incrementare anche le entrate se non saranno quelle che sono state finora saranno altre in un’ottica di sinergia con tutti gli enti pubblici”.