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Via Matteotti, degrado e abbandono: quando l’interesse di un privato prevale su quello della città che lo ospita

8 aprile 2016 | 17:20
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Via Matteotti, degrado e abbandono: quando l’interesse di un privato prevale su quello della città che lo ospita

Muri lerci, insulse scritte nere che trionfano su tabelloni e serrande abbassate. Non parliamo di una periferia metropolitana ma della centralissima via Matteotti, la via dello shopping di lusso

Sanremo. Muri lerci, insulse scritte nere che trionfano su tabelloni e serrande abbassate. Non parliamo di una periferia metropolitana ma della centralissima via Matteotti, la via dello shopping di lusso. L’angolo è quello con via Escoffier, che sembra essere figlia di un Dio minore. E se solo pochi anni fa attività e andirivieni la rendevano viva e attraente, oggi per i commercianti limitrofi Via Escoffier è l’elogio del degrado.

Nel tempo la via ha visto ridurre la propria caratteristica commerciale a causa del graduale subentro di istituti finanziari, ma la vera Caporetto è stata la tentata operazione immobiliare della famiglia proprietaria di buona parte dei locali commerciali e della palazzina in stile “periferia metropolitana” realizzata negli anni sessanta in spregio alla linea liberty di via Matteotti. La proprietà dei locali ha progressivamente sfrattato i negozi, il bar dei Musicanti e la farmacia Salus nel tentativo di ospitare un unico grande centro commerciale, senza alcun riguardo neanche per le attività storiche.

Fallita l’operazione commerciale, restano le troppe serrande abbassate e lo spettacolo indecoroso di una palazzina brutta e senza alcun intervento di manutenzione. Uno sfregio nei confronti della città e di chi ogni giorno investe nei locali della zona. “Vedere quest’angolo di Via Matteotti ridotto così è una tristezza, un vero peccato” commenta sconsolata Anna Maria Ugolotti, titolare di Rose Rosse Sanremo, consapevole che questa vista non faccia bene ne ai cittadini ne al turismo. Qui servono interventi immediati “che il Comune dovrebbe esigere direttamente dai proprietari dei muri”. Maggiore attenzione e pulizia la auspicano anche Lidia Biglieri dal suo Caffè Excelsior e Nicoletta Zunini del negozio Severino nella convinzione che “ l’amministrazione deve avere il coraggio di prendere provvedimenti nei confronti della proprietà”.

A non esitare a caricare con un pezzo da novanta è Maurizio Merico del Caffè Melody, “Biancheri non passa mai da queste parti? Come mai Via Cavour è un gioiellino e invece Via Escoffier è allo sbando? Una volta per tutte il Sindaco si faccia vedere e, in questo caso, tiri la giacchetta al proprietario dei muri… che deve assumersi le sue responsabilità!

Contattato dalla nostra redazione, il Primo Cittadino di Sanremo ha confermato l’immediata disponibilità a tornare alla carica nei confronti del proprietario dei muri “a cui, un anno fa, anche in seguito ad una interpellanza in consiglio comunale, avevamo già chiesto interventi di abbellimento”. Il problema è che il comune non ha gli strumenti giuridici per imporre al privato una modifica basata sul concetto vago di decoro. Ancor meno il comune può imporre di aprire negozi. L’unica situazione nella quale il comune potrebbe intervenire è quella legata a problemi di sicurezza dello stabile ma non è questo il caso. L’unica possibilità dell’amministrazione quindi sembra rimanere quella di fare leva sul sentimento di appartenenza alla città della famiglia proprietaria degli immobili, un sentimento che fino ad oggi non si è certamente espresso.