Ventimiglia, pioggia di ringraziamenti per i lavori del ponte di Bevera

7 aprile 2016 | 18:57
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Ventimiglia, pioggia di ringraziamenti per i lavori del ponte di Bevera
Ventimiglia, pioggia di ringraziamenti per i lavori del ponte di Bevera
Ventimiglia, pioggia di ringraziamenti per i lavori del ponte di Bevera
Ventimiglia, pioggia di ringraziamenti per i lavori del ponte di Bevera
Ventimiglia, pioggia di ringraziamenti per i lavori del ponte di Bevera
Ventimiglia, pioggia di ringraziamenti per i lavori del ponte di Bevera

Dopo due anni la popolosa frazione tornerà ad essere collegata con il resto della città

Ventimiglia. Regione e Comune si sono incontrati oggi pomeriggio all’interno della biblioteca Aprosiana per esporre ai cittadini il farraginoso iter che ha portato al finanziamento per la realizzazione del ponte di Bevera.

“Un segno concreto e tangibile del lavoro portato avanti dalla Giunta Toti”, ha dichiarato l’Assessore Marco Scajola.
Soddisfatta anche la Giunta Ioculano, che cofinanzierà l’opera per il 21% dei lavori, corrispondente a 600mila euro: un contributo importante che va ad aggiungersi ai 150mila spesi nel 2014 per demolire ciò che era rimasto in piedi dopo l’alluvione.

La Regione farà la parte da leone contribuendo con quasi 2milioni e 200mila euro.

“Questo è un risultato dovuto al territorio di Ventimiglia”, ha esordito l’Assessore regionale Scajola, “E siamo qui per condividerlo con voi e per contribuire a rafforzare il rapporto con i cittadini”.
“Sono tempi difficili”, non ha nascosto l’Assessore, “C’è una crisi enorme e la disoccupazione giovanile ha numeri spaventosi. Proprio per questo abbiamo voluto dare un segnale forte, investendo in un’infrastruttura come il ponte di Bevera basilare anche per l’economia del territorio”.

Altro aspetto fondamentale, sottolineato da Scajola, è la restituzione di un “simbolo” ai residenti della vallata: “L’alluvione, con tutte le sue conseguenze, è una violenza che si subisce: “creare un ponte” è importante, tanto che la metafora si usa anche nel linguaggio comune. Perderlo, un ponte, è erodere un simbolo, ti distacca dal resto della tua comunità. Anche per questo, in questi mesi, non passava settimana che l’amico Giovanni Ballestra ci telefonava per richiamare l’attenzione sul ponte”.

Un’attenzione che si è palesata in modo quasi assillante anche dalla Maggioranza, tanto che il Sindaco Enrico Ioculano si è sentito in dovere di scusarsi pubblicamente con Scajola e Giampedrone per le continue telefonate fatte.

“Questo territorio in passato non ha avuto quello che meritava”, ha concluso Scajola, “E quindi credo che questo sia un segnale molto forte. Un modo per dire: forza, Ventimiglia. Questa è la porta dell’Italia. Non dobbiamo sentirci da serie B o C: noi siamo da serie A”.

Metafore calcistiche anche per l’Assessore Giacomo Giampedrone: “Questa è la dimostrazione di cosa possono fare volontà, capacità e collaborazione istituzionale al di là dei colori politici. Insieme si può ragionare per portare a termine dei risultati e, fra 5 anni, sono convinto che non faremo zero a zero con l’amministrazione regionale che ci ha preceduto, ma segneremo qualche goal”.

Giampedrone ha sottolineato la difficoltà incontrata per reperire i fondi da stanziare per il ponte: “I fondi per Bevera non c’erano, così come non c’erano nuove risorse disponibili. Sono diventato matto per trovare queste i soldi. Abbiamo fatto una ricognizione dei fondi a disposizione, trovando Fas inutilizzati relativi agli anni 2000-2006. Erano soldi destinati ai comuni per pareggiare il bilancio. Non potevo più permettermi che rimassero vincolati e non spesi per il territorio che, invece, ne aveva bisogno”.
Una scelta coraggiosa, quella dell’Assessore alle Infrastrutture che ha così trovato circa 3 milioni di euro poi ripartiti su quattro progetti.

Dopo i ringraziamenti per quanto fatto per ridare un ponte a Bevera – “un esempio di buona politica”, lo ha definito Ioculano – il Sindaco di Ventimiglia ha sottoposto all’attenzione degli Assessori il problema dei migranti: “Dateci una mano”, ha detto nel suo appello, “Ne abbiamo bisogno”.