Vallecrosia, cantiere fermo da oltre un anno. La rabbia dei residenti: “Ora non ne possiamo più”
Vallecrosia. “Lavori fermi da un anno: ora non ne possiamo più”.
Alcuni residenti non sopportano più la presenza di una gru e di tutte le recinzioni varie nel cuore del centro storico: i lavori per realizzare un immobile residenziale sono fermi da almeno un anno e il paese si trova a dover ospitare, controvoglia, tutto ciò che rimane di un cantiere, in pratica, abbandonato.
La questione è complessa e la soluzione non è dietro l’angolo. Difficile immaginare, dunque, che tutto si risolva in tempi brevi.
Tutto nasce da una convenzione stipulata tra il Comune e l’ARTE (Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia). “L’ARTE ha avuto l’obbligo di realizzare un immobile di edilizia residenziale sociale”, spiega il Sindaco Ferdinando Giordano, “Ma in corso d’opera ci sono stati degli imprevisti e ora dobbiamo attendere che venga presentata una variante al progetto”.
In pratica, l’ARTE deve realizzare un determinato numero di alloggi all’interno dell’immobile da costruirsi al posto dell’ex rudere demolito. Il problema, però, è che durante le opere di consolidamento, non è stato possibile proseguire con gli scavi che avrebbero consentito la realizzazione di un piano sotto-strada. “Ma alzare l’edificio è altrettanto impossibile perché si andrebbero a limitare i diritti dei confinanti”, spiega il Sindaco.
Costruire un immobile con un numero minore di unità immobiliari previste dal primo progetto farebbe perdere il finanziamento e quindi anche questa ipotesi è stata scartata.
E allora che fare?“Comprendo il disagio vissuto dai residenti”, dichiara Giordano, “Purtroppo però non possiamo fare altro che attendere la variante al progetto, anche se non è per nulla semplice”.
Nel frattempo, ovviamente, tutto resta fermo così com’è.