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Referendum trivelle, le reazioni dal mondo politico imperiese

18 aprile 2016 | 12:26
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Referendum trivelle, le reazioni dal mondo politico imperiese

Interviste a: Arrigoni (M5S), Cortelli (Lega Nord), Caboni (PSI) e Lanteri (PD)

Sanremo. Il giorno dopo il risultato sul referendum delle trivelle è giusto fare un punto della situazione. Le reazioni che giungono dal mondo politico imperiese

Per Lorenzo Cortelli segretario provinciale dei Giovani Padani della Lega Nord: “assistiamo ad una profonda frattura tra un PD che governa e un PD che amministra le regioni. Si poteva fissare una data unica assieme alle amministrative per risparmiare ma il governo ha avuto paura di confrontarsi con i cittadini ma soprattutto di un effetto traino per il raggiungimento del quorum del referendum.”

“I referendum non dovrebbero assumere valore politico – ha detto Riccardo Caboni segretario del PSI intemelio – e c’è stata una risposta significativa per l’astensione e pertanto si è verificata la poca presa nei cittadini. Si prende atto secondo me che sono state prese le distanze da quel valore politico che si voleva dare al referendum, ossia un voto anti-Renzi. Non con la vittoria in un referendum di questo tipo si manda a casa Renzi, il referendum ha un valore popolare e non politico.”

Ancora Caboni: “le strumentalizzazioni politiche danneggiano le grandi battaglie sociali. Ad esempio nel congresso PSI di Salerno il segretario Nencini ha proposto la nomina di Senatore a vita per Marco Pannella, proprio per il ruolo di rinnovamento sociale avuto per il paese grazie alle sue battaglie non con finalità politiche.”

Paola Arrigoni del M5S: “Ringrazio tutte le persone che sono andate a votare. Quello che reputo molto grave che chi rappresenta le istituzioni abbia fatto campagne pro astensione su un referendum, quindi sono state intaccate le condizioni minime per un confronto democratico tra tutti. Il M5S da sempre si batte per l’abolizione del quorum del referendum, perchè negli strumenti di democrazia diretta solo chi partecipa deve contare e decidere. Andiamo avanti, di certo non ci arrendiamo.”

Infine il segretario del PD sanremese Alessandro Lanteri: “ha sbagliato chi ne ha fatto una questione pro o contro il governo. Era un quesito tecnico estremamente marginale ma voglio comunque ringraziare tutti gli elettori che sono andati a votare anche se penso che i referendum in futuro si debbano tenere su questioni più pregnanti, come ad esempio in Gran Bretagna dove si sceglierà se rimanere in Europa o meno o in autunno quando saremo chiamati alle urne per la modifica della Costituzione. Al contrario di – prosegue Lanteri – una questione che riguarda lo zero virgola della nostra produzione energetica.”