Quattordici Comuni dell’Imperiese cercano un gestore per il porta a porta

Sei sono della Valle Impero e otto della Valle Arroscia, insieme hanno stilato un programma e un’intesa
Imperia. Una sola azienda per 14 Comuni. L’entroterra è pronto alla rivoluzione col “porta a porta”. Sono sei iComuni della Valle Impero e otto dell’Arroscia che vogliono diventare virtuosi.
A questo proposito i sindaci si sono impegnati a stilare un accordo per definire un unico gestore del servizio ed è iniziata la ricerca di un’azienda che possa effettuare il “porta a porta” nelle due vallate. “Dopodiché – avverte Franco Ardissone, sindaco di Pontedassio – sarà necessario definire una gara d’appalto per il gestore unico. Ma sarà un momento transitorio in prospettiva del gennaio 2021″. Perché, a quella data, la normativa prevede un cambiamento della situazione”.
“Sarà necessario adeguarci alle disposizioni – precisa meglio la situazione Alessandro Alessandri, sindaco di Pieve di Teco – con cui si prevede che il gestore, come indicato dalla Provincia, dovrà essere unico per l’ambito imperiese comprendente le nostre due vallate, il Prino e il San Lorenzo”.
I sindaci delle due valli sono dunque coscienti di poter soltanto organizzare un servizio che avrà una durata limitata nel tempo. “Riteniamo l’accordo un passaggio fondamentale dovuto alle “pressioni” della legge – aggiunge Ardissone – e anche dalla spinta operata dalla Provincia per arrivare ad adeguarci a quella normativa”.
Tuttavia i sindaci delle varie amministrazioni comunali dell’Impero e dell’Arroscia non sono così convinti della funzionalità della futura scelta. “Credo sarebbe il caso di tener conto di negative esperienze del recente passato – è il parere di Oreste Lajolo, sindaco di Chiusavecchia – Crediamo che la gestione dei rifiuti in territori limitati funzioni molto meglio. E, d’altronde, se esistono le Unioni di comuni, mi sembrerebbe logico utilizzarle anche per questo”.