MutaMenti |
Altre News
/
Zone
/

Quando il corpo diventa strumento di comunicazione in un disagio psicofisico

7 aprile 2016 | 09:42
Share0
Quando il corpo diventa strumento di comunicazione in un disagio psicofisico

Oggi parleremo del Disturbo Psicosomatico, patologia che pone in relazione il corpo con la mente, il mondo affettivo ed emozionale con il soma ovvero il disturbo, occupandosi nello specifico di capire ed evidenziare l’influenza che le emozioni esercitano sul alcuni organi del corpo. La sofferenza, l’ansia e le emozioni troppo dolorose trovano una via di sfogo nel corpo producendo sintomatologie a carico dei vari apparati

E’ la psicoanalisi che per la prima volta affronta la tematica psicosomatica, in particolare con l’isteria da conversione, dove vi e’ “una trasposizione di un conflitto psichico e un tentativo di risolverlo in sintomi somatici: “motori” come ad esempio la paralisi o “sensori” come le anestesie. I sintomi hanno specificatamente un significato di spostamento attraverso il corpo, esprimono le rappresentazioni rimosse dalla coscienza, perche’ intolleranti. La somatizzazione e’ un processo alla base di un disturbo psicosomatico, e’ un meccanismo che trasforma i processi psichici in somatici, coinvolgendo il sistema endocrino ed immunitario.

Solitamente questo accade in presenza di elevato stress e disagio, le manifestazioni cliniche sono disturbi dell’apparato gastrointestinale quali: nausea, vomito, diarrea, colite, ulcera, gastrite… Disturbi dell’apparato cardiocircolatorio: quali aritmia, ipertensione tachicardia; disturbi dell’apparato urogenitale: quali dolori, irregolarita’ mestruali, disfunzione erettile, enuresi, anorgasmia; disturbi dell’apparato muscolare: quali cefalea, torcicollo, mialgia… disturbi dell’apparato cutaneo: quali acne, psoriasi, dermatite, prurito, iperidrosi, orticaria e disturbi pseudo neurologici: quali sintomi da conversione come alterazione della coordinazione e dell’equilibrio, paralisi o ipostenie localizzate, afonia… e disturbi del comportamento alimentare quali anoressia, bulimia, obesità.

E’ utile evidenziare la migrativita’ del sintomo somatico, per cui ad esempio puo’ capitare che un disturbo cardiaco si trasformi in un problema gastrico, successivamente in una difficolta’ all’apparato respiratorio e via di seguito. La terapia consiste nel recuperare i significati originari dei sintomi e nel rendere minimo il bisogno di formazione degli stessi in risposta a situazioni di vita frustranti. In un percorso di psicoterapia si trattera’ di spostare l’attenzione dall’effetto osservabile alle possibili cause psicologiche, che sono estranee alla sensibilita’ tipicamente centrata sul corpo di un paziente psicosomatico.

Il disturbo psicosomatico va trattato come se avesse un eziologia fisica e psichica, bisogna impostare un trattamento psicoterapico fondato sulla consapevolezza del paziente rispetto a quello che e’ il proprio modo di vivere, pensieri ed emozioni attraverso il corpo perche’ nel corso dello sviluppo personale avviene una strutturazione dei processi conoscitivi, pur vivendo in una realta’ sociale condivisibile, si costruisce attivamente il suo punto di vista “dall’interno”, unico e soggettivo.

L’obiettivo terapeutico si sposta sul cercare di ottenere quel cambiamento interno ed esterno. Solo quando i vari disturbi fisici cominceranno a perdere intensita’, sara’ possibile discriminare le cause psichiche dagli effetti somatici, e quindi aiutare il paziente a prestare meno attenzione alla sofferenza del corpo, per far emergere quella piu’ profonda dell’anima, la prima che si deve curare.

Dott.ssa Daniela Lazzarotti

www.danielalazzarotti.com

www.facebook.com/dottoressalazzarotti