Promozione turistica in provincia di Imperia: gli albergatori lamentano mancanza di depliant informativi. La risposta dei Sindaci

6 aprile 2016 | 20:10
Share0
Promozione turistica in provincia di Imperia: gli albergatori lamentano mancanza di depliant informativi. La risposta dei Sindaci

Punta di diamante dell’estremo ponente è Dolceacqua: il paese dei Doria investe nel turismo, ottenendo importanti risultati

Imperia. Non è facile per un albergatore che volesse rifornire la propria struttura di materiale informativo: dépliant, mappe e ogni genere di pubblicità di musei e luoghi pubblici vengono distribuiti con il contagocce. Ma non tutti i Comuni rispondono allo stesso modo all’appello di chi possiede un’attività ricettiva, anche se tutti sono concordi su un fatto: i privati dovrebbero investire di più e realizzare loro stessi mappe e cartine.

Per capire dove stia il problema, dopo aver ascoltato le lamentele di alcuni albergatori, abbiamo “studiato” il modo in cui il materiale informativo viene distribuito.
Fino al 1 luglio 2015, attraverso una mail alla provincia si richiedeva il suddetto materiale, che veniva così prenotato e poi ritirato presso l’ufficio IAT di Sanremo, nei pressi della chiesa russa. Tutto funzionava abbastanza bene: le procedure erano chiare e gli albergatori della provincia si erano ormai abituati alle trasferte sanremesi per reperire dépliant e brochure.

Ma le cose sono cambiate: “Ci hanno spiegato che avremmo dovuto chiedere direttamente all’ufficio turismo comunale”, spiega il titolare di un albergo di Bordighera, “E noi lo abbiamo fatto. Il funzionario comunale ci ha allora indirizzato all’ufficio IAT cittadino dove a volte ci viene fornito e altre volte no”. Una delle risposte più spesso pronunciate è: “Non abbiamo materiale da consegnarvi”.

Quando si riesce ad avere in mano qualcosa da distribuire ai propri clienti, in ogni caso, si tratta sempre di quantità risibili per strutture che, quando sono complete, terminano in poche ore tutti i dépliant. Anche perché bisogna tenere conto di un fatto importante: gli alberghi dai 3 stelle a salire devono, per legge, fornire agli ospiti una cartellina contenente materiale informativo. Molto difficile farlo se questo non c’è.

E così a far fronte alle oggettive difficoltà degli albergatori imperiesi ci pensano i francesi che, periodicamente, si presentano negli hotel con una valanga di materiale informativo in più lingue che pubblicizza ogni genere di attrazione presente in Costa Azzurra. Insomma: davvero un ottimo sistema per mandare in Francia i turisti.

Ma chi si deve occupare di stampare brochure e volantini? I comuni non sono tenuti a farlo, in quanto non si tratta di una loro competenza. Anche se, nell’imperiese, c’è almeno un’eccezione: Dolceacqua.

“I vincoli di bilancio mettono in estrema difficoltà l’ente che difficilmente riesce ad impiegare denaro nella produzione di materiale pubblicitario”, ha dichiarato il Sindaco di Bordighera Giacomo Pallanca, “Come già accade in altre località (in Francia, per esempio), auspico una collaborazione partecipata non solo dal punto di vista teorico ma anche pratico”. “In sintesi”, ha concluso schietto Pallanca, “Metteteci del grano”.

Pur cercando di spronare i propri albergatori a rimboccarsi le maniche, magari con l’intervento anche di altri privati, commercianti e ristoratori, la Giunta Pallanca ha comunque impiegato una discreta somma per stampare 5000 copie di nuove cartine di Bordighera. Scritte in quattro lingue (italiano, francese, inglese e tedesco), le mappe saranno destinate esclusivamente alla Francia.

Anche l’Amministrazione comunale di Ventimiglia si è data da fare e, grazie ad un bando regionale, è riuscita a stampare una quantità notevole di piegabili per promuovere “SiMuVe”: il sistema dei musei di Ventimiglia. 25mila le copie prodotte, anche queste in quattro lingue, all’interno delle quali si trovano tutte le principali attrazioni della città: dal museo preistorico e dalle grotte dei Balzi Rossi fino ai giardini botanici Hanbury, senza dimenticare il Forte dell’Annunziata, il museo civico archeologico Girolamo Rossi, il centro storico e l’antiquarium di Albintimilium con tutta l’area archeologica che ne compete. Il tutto corredato di mappa per capire come sono dislocati.
“Tutto il materiale, compreso quello relativo alla promozione della stagione teatrale e, a breve, di quella estiva”, ha spiegato il Consigliere Alessandro Ghirri, “E’ a disposizione di commercianti e albergatori presso l’ufficio manifestazioni comunale”.

Ventimiglia, inoltre, si è data da fare per promuovere un’importante iniziativa: una convenzione tra tutti i comuni del comprensorio, dalla costa all’entroterra, che permetta di coordinare le date di spettacoli e manifestazioni. Ma l’idea, accolta inizialmente con entusiasmo, sembra essere poi caduta nel vuoto visto che dei 18 comuni invitati a far parte della convenzione, molti devono ancora far passare la pratica in Consiglio Comunale.

Parlando di turismo, però, non si può non citare Dolceacqua: è il paese dei Doria che, più di tutti, lavora sulla promozione del territorio con risultati notevoli.“In Comune stampiamo regolarmente due tipi di brochure“, ha dichiarato il Sindaco Fulvio Gazzola, “Una mappa del paese e un dépliant dedicato interamente al castello”. La tiratura? I numeri sono da capogiro: 60mila copie all’anno. Oltre al lavoro dell’ente pubblico, Dolceacqua può contare su quello portato avanti da commercianti ed esercenti che ci tengono a pubblicizzare il loro paese.

Dolceacqua punta tutto sul turismo: “E’ questa la nostra vocazione”, sottolinea Gazzola, “Per questo, da quando l’Azienda di Promozione Turistica ha chiuso, noi abbiamo comunque deciso di mantenere sempre aperto l’ufficio IAT”.
E così, da tre anni a questa parte, mentre nei comuni limitrofi gli IAT aprono a singhiozzo (quando aprono), a Dolceacqua i turisti possono recarsi sempre a richiedere informazioni: in estate l’ufficio è sempre aperto, mentre in inverno vengono garantite le aperture solo nei weekend e nei giorni festivi.

Ovviamente tutto questo ha un costo importante per un piccolo comune:“Destiniamo alla voce IAT circa 20mila euro all’anno”, dichiara Gazzola, “E’ un grande impegno, ma abbiamo preso questa decisione. Ora, per risparmiare qualcosina, abbiamo spostato l’ufficio IAT qualche metro più in là, lasciando il locale dove eravamo in affitto per utilizzarne uno di proprietà comunale”.
“Ho indetto una riunione con i commercianti del luogo”, fa sapere Gazzola, “Durante la quale ho comunicato lo spostamento dello IAT”. In quell’occasione il Sindaco non ha chiesto soldi, ma ha solo rivolto un appello agli esercenti: “Pubblicizzate il castello”.

Obiettivo del Sindaco, infatti, è promuovere sempre di più la dimora dei Doria: “Già quest’anno abbiamo avuto un incremento di visite del 150% in più rispetto agli scorsi anni”. Migliaia di visitatori hanno pagato il biglietto per l’ingresso alle rovine, portando così circa 80mila euro da suddividere tra Comune e cooperativa che gestisce le visite.

“Per il castello ci sono in ballo importanti novità che lo renderanno una vera e propria attrazione”, conclude il Sindaco, “Faremo in modo che chi viene a Dolceacqua non possa fare a meno di visitarlo”. E di certo ne resterà affascinato.