Bordighera, la primavera croce e delizia per gli allergici: tutti i consigli dell’esperto
Quello che forse non sai
Bordighera. Naso che cola, occhi arrossati, starnuti senza freni. La primavera è senza dubbio una stagione meravigliosa in ricchezza di colori e profumi. Ma chi è allergico, da qualche tempo è nuovamente sottoposto ad una tortura quotidiana.
Ormai le stagioni cambiano, dall’inverno alle giornate calde, con un salto sempre più brusco e, poiché le reazioni sono numerose “sarebbe innanzitutto necessario che le persone sapessero ciò che causa la propria allergia e che riuscissero ad indicare il periodo in cui i sintomi vengono maggiormente accusati, in modo da facilitare l’individuazione del polline – spiega l’allergologo bordigotto dottor Renato Ariano.
Certo, nelle nostre zone di piante che non ci aiutano se siamo allergici ce ne sono molte: l’ulivo, per fortuna fiorisce solo in maggio e giugno, il cipresso da Natale fino ad aprile e gli alberi dell’entroterra che sbocciano a marzo mentre la parietaria (la cosiddetta gamba rossa che tutti conoscono perché la fa da padrona) ha una fioritura molto più prolungata (da noi che fa caldo, da fine febbraio arrivando fino a settembre/ottobre). Inoltre, sul nostro territorio non è poi proprio da sottovalutare la grossa componente delle famiglie delle composite (girasole, dente di leone): piante spontanee che crescono nelle campagne soprattutto in autunno.
Considerato che il 30% delle persone ha a che fare con qualche forma allergia e che siamo una delle regioni con la più grande varietà di piante con conseguente grande potenza allergenica per cui subiamo una vera pioggia pollinica, districarsi per capire cosa e come curarsi non è semplice.
Può allora essere d’aiuto il sito web “Pollini e allergia” sul quale vengono pubblicati i dati della Liguria così come di tutta Italia: settimana per settimana, una sorta di meteo pollini che avvisa del livello di concentrazione di pollini nell’aria, possibile grazie ad una serie di campionatori posizionati nei vari centri cittadini.
Se nel frattempo siamo in cerca di qualche sollievo, Ariano consiglia di:
- Non uscire nelle ore più calde. Per prodursi, i pollini hanno bisogno di alte temperature.
- Cambiare spesso i filtri antipolline di cui oggi le macchine sono dotate
- Evitare di praticare sport nelle ore più calde poiché l’ozono danneggia l’apparato respiratorio.
- Non sottovalutare i sintomi dei propri malesseri .
- Stare attenti a certi alimenti che possono essere influenzati dai pollini (se si mangia una mela contaminata dalla betulla potrebbe attivare un piccolo prurito alle labbra)
Fare lavaggi al naso con acqua salata è già un primo immediato buon rimedio.