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Pesca, ok unanime all’ordine del giorno della Lega Nord a difesa dei confini marittimi della Liguria

29 aprile 2016 | 15:31
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Pesca, ok unanime all’ordine del giorno della Lega Nord a difesa dei confini marittimi della Liguria

A margine della votazione, flash mob dei consiglieri e assessori leghisti #nocaen ‘Giù le mani dai confini’

Liguria. Votato oggi dall’assemblea legislativa della Liguria il documento presentato dal capogruppo Alessandro Piana contro il Trattato di Caen. A margine della votazione, flash mob dei consiglieri e assessori leghisti #nocaen ‘Giù le mani dai confini’.

«Come gruppo consiliare abbiamo ritenuto necessario protestare, anche in modo ben visibile, contro l’assurdo trattato di Caen di cui le autorità regionali, a tutti i livelli, e addirittura gli europarlamentari eletti sul territorio, non erano stati mai messi a conoscenza dal governo Renzi se non dopo l’episodio, ormai noto, del sequestro del peschereccio Mina dello scorso gennaio.

Episodio per altro non unico, visto che già a fine 2014 un altro peschereccio era stato sequestrato e rilasciato dietro pagamento di ammenda da 2 mila euro alle autorità francesi, con decurtazione del 10% dei punti sulla patente nautica.

Un provvedimento sanzionatorio questo che, oltre a essere assurdo sul piano giuridico, visto che il Trattato di Caen non è stato mai ratificato dall’Italia, è anche molto penalizzante per il peschereccio coinvolto visto che i punti sulla patente nautica sono requisiti fondamentali per l’accesso ai finanziamenti europei».

Così è intervenuto Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, che oggi ha presentato un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i consiglieri del Carroccio e approvato all’unanimità dal consiglio regionale, perché il governo sia sollecitato “a fornire chiarimenti e precisazioni riguardo alla vicenda del peschereccio Mina e riguardo al Trattato bilaterale tra Italia e Francia di Caen del 21 marzo 2015”.

«È allucinante che ancora il ministro Gentiloni e il sottosegretario alla Pesca Castiglione non abbiano fornito delucidazioni precise alla Liguria nonostante le reiterate richieste da parte dell’assessore regionale alla Pesca Stefano Mai che ha chiesto che siano messe nero su bianco le rassicurazioni fatte a parole in un incontro a Roma di qualche settimana fa – spiega il capogruppo Piana – ricordo che se non fosse stato per il sequestro del Mina non saremmo neppure venuti a sapere dell’esistenza di questo trattato che non è stato mai portato all’attenzione del Parlamento italiano e, qualora accadesse, auspichiamo sia respinto con forza.

È un trattato profondamente lesivo nei confronti del comparto ittico ligure e, come abbiamo già annunciato, come Lega Nord ci opporremo in ogni sede istituzionale perché non sia ratificato. Ma in attesa che il Trattato venga respinto con decisione dai nostri parlamentari, riteniamo necessario e urgente che il governo dia, con impegni scritti, garanzie certe e inequivocabili ai nostri pescatori che in questi anni hanno fatto ingenti investimenti per pescare oltre le 12 miglia.

In gioco non c’è solo la pesca al gambero nella fossa del Cimitero, ma tutto il comparto ittico dei grandi pelagici, spada in primis, e quindi il futuro di decine di pescatori, attività dell’indotto e famiglie liguri».

Il testo dell’ordine del giorno depositato da Alessandro Piana, capogruppo del Carroccio in Regione Liguria: O.d.G. Mina (1).