Parcheggio della vecchia stazione: “Il problema organizzativo più grande in questi giorni è andare a vuotare le casse piene di soldi”

8 aprile 2016 | 18:14
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Parcheggio della vecchia stazione: “Il problema organizzativo più grande in questi giorni è andare a vuotare le casse piene di soldi”
Parcheggio della vecchia stazione: “Il problema organizzativo più grande in questi giorni è andare a vuotare le casse piene di soldi”
Parcheggio della vecchia stazione: “Il problema organizzativo più grande in questi giorni è andare a vuotare le casse piene di soldi”

Ora tutti sono costretti a pagare e non c’è più spazio per chi contava sulla scarsità di controlli per non pagare il dovuto. Dopo solo una settimana di sperimentazione quindi il comune è passato dallo svuotamento una volta alla settimana a quello di due volte al giorno delle casse automatiche e sta pensando di aggiungere una terza cassa

Sanremo. “Il problema organizzativo più grande in questi giorni è andare a vuotare le casse automatiche piene di soldi”. La frase, a metà strada tra l’ironia e la provocazione, pronunciata dall’assessore alla viabilità di Sanremo Leandro Faraldi potrebbe suonare come una beffa nei confronti degli automobilisti sanremesi, alle prese con i pochi posti auto liberi in città e con la crisi, ma l’assessore stesso si affretta a fare alcune precisazioni.

 L’amministrazione, nel riattivare il sistema di parcheggio regolato da sbarre sul lungomare Italo Calvino e piazzale Carlo Dapporto, non ha aumentato i posti a pagamento: l’unica differenza è che ora tutti sono costretti a pagare e non c’è più spazio per chi contava sulla scarsità di controlli per non regolare il dovuto. Per rendere meglio l’idea, Faraldi ricorda che a fronte di un incasso stimato tra i settecento mila e il milione di euro all’anno da parte della Quick Parking, la società privata che ha gestito per un lungo periodo il parcheggio, il comune introitava “solo” 300.000 euro all’anno dagli stessi spazi regolati solo con il parcometro: una evasione fortissima quindi del ticket che è cessata con l’introduzione delle sbarre.

 Dopo solo una settimana di sperimentazione quindi il comune è passato dallo svuotamento una volta alla settimana a quello di due volte al giorno delle casse automatiche e sta pensando di aggiungere una terza cassa.

Certo tutto sarebbe più semplice se si potesse pagare con la carta di credito: le casse automatiche sono già predisposte ma lo spazio relativo è coperto da nastro adesivo perchè quel sistema di pagamento, molto ricercato dai turisti stranieri, non è attivo. Il comune è in attesa di una risposta dalla banca per l’abilitazione delle stesse e la questione va per le lunghe. La nota positiva, anche se di magra consolazione per gli automobilisti sanremesi, è che a questo ritmo in poco tempo il comune si ripagherà dell’investimento fatto per meccanizzare l’area, e tutto il resto saranno entrate pulite da destinare, si spera, sopratutto al miglioramento della viabilità cittadina anche se una volta entrati nella casse comunali quei soldi potranno finire in ogni capitolo di spesa.

 A dirla tutta, quando il parking era gestito dalla Quick No Problem Park c’era un efficace sistema di videosorveglianza e anche un custode: fino alle 24.00 c’era insomma una presenza umana molto apprezzata da chi doveva recuperare l’auto di sera in un’area non proprio sicurissima, sopratutto nel caso di signore sole. Forse con questi incassi si potrebbe prevedere qualcosa di simile, insomma un servizio simile a quello offerto a suo tempo dai privati, creando almeno un paio di posti di lavoro. Chissà…

 A margine di tutto, è bene precisare che nel caso di affidamento delle aree blu ad Amaie Energia in base al progetto allo studio in comune, i parcheggi in struttura del Palafiori e della nuova stazione resteranno in gestione al comune, come pure il parcheggio del lungomare di cui abbiamo parlato.