No borders, il Sindaco di Bordighera Pallanca: “Fanno disinformazione e inaspriscono gli animi”

20 aprile 2016 | 11:55
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No borders, il Sindaco di Bordighera Pallanca: “Fanno disinformazione e inaspriscono gli animi”

“Creano situazioni che potrebbero diventare critiche se non preventivamente organizzate e gestite”

Bordighera. Oltre all’arrivo massiccio di migranti, previsto con l’inizio dell’estate, a preoccupare i sindaci del ponente ligure è il fenomeno “no borders”.

Ad esprimere le proprie considerazioni, non nascondendo la preoccupazione, è il primo cittadino di Bordighera, Giacomo Pallanca. “L’anno scorso i no borders sono stati capaci di tenere in scacco per tutta l’estate la pineta dei Balzi Rossi”, esordisce Pallanca, “Un luogo unico per la sua bellezza, nonché la porta d’Italia”.
I rischi legati alla presenza degli attivisti non si limitano ad un danno di immagine: “Fanno disinformazione nei confronti dei migranti, inaspriscono gli animi”, dichiara Pallanca, “E tutta una serie di cose che possono portare a creare dei seri problemi”.

La presenza dei no borders, in poche parole, non è per nulla gradita e, dice il Sindaco, “non escludo che prima o poi qualche testa calda locale arrivi a compiere chissà quale gesto nei loro confronti. Non voglio fare nessun tipo di terrorismo psicologico: semplicemente si tratta di una circostanza che non mi sento di escludere”.

Esternando quelle che sono le sue preoccupazioni, Giacomo Pallanca sottolinea quali sono i suoi doveri di sindaco:“Le nostre priorità sono la tutela della salute pubblica e l’ordine pubblico. E queste situazioni le stanno mettendo in serio pericolo”.

“Sono situazioni che potrebbero diventare critiche se non preventivamente organizzate e gestite”, conclude il sindaco di Bordighera.

Resta ancora da conoscere, inoltre, l’esito della gara d’appalto per 5 milioni di euro, relativa all’affidamento del servizio di accoglienza migranti, bandita dalla Prefettura e terminata il 31 marzo. Le buste dei sei enti che hanno partecipato alla gara sono state aperte, ma fino ad oggi nessuno sa ancora dove verranno accolti i cittadini stranieri extracomunitari richiedenti asilo.

L’estate è alle porte e il tempo per preparare una strategia comune stringe: ad aprile inoltrato ancora non si conosce il destino della Riviera di Ponente.