MANU è disco d’oro: 25mila dischi scaricati in 15 giorni su Youtube lo incoronano “Il RE”
Il successo del cantautore che alla fine ha detto “no” ai discografici… mandando tutti, letteralmente, “a quel paese”
Bordighera. Manu è disco d’oro in soli quindici giorni. A stabilirlo non sono i discografici, ma “solo” l’amore dei fans.
Il cantautore di Sasso, frazione della Città delle Palme, ha ottenuto lo strepitoso risultato grazie a talento, passione e determinazione. Ma, soprattutto, grazie alla sua “Armata”.
Chi è Manu? Emanuele Gallo, in arte “MANU”, è un 32enne bordigotto che il 28 maggio 2013, un po’ per rassegnazione e un po’ per scommessa, ha caricato sulla nota piattaforma web YouTube una delle sue composizioni. Ed è iniziato il vero successo, quel successo che per troppo tempo Eros Ramazzotti prima e i discografici poi, gli avevano negato.
Era stato infatti proprio Ramazzotti, colpito dal suo talento, a voler stipulare un contratto con lui. Un contratto, quello con il “ragazzo di periferia”, che dopo quattro anni si era però concluso nel nulla.
Ma Manu non si è perso d’animo e ora, grazie alla sua tenacia, ha raggiunto un traguardo incredibile: il suo primo album è stato scaricato dal web da oltre 25mila fans in due settimane.
“Mates”, questo è il titolo del primo lavoro dell’artista, contiene otto brani tra i quali sei re-master (ovvero canzoni che Manu aveva già pubblicato su YouTube) e due inediti.
“E’ un album che parla degli youtubers Mates”, racconta Manu, “Ovvero di quattro ragazzi che spopolano su Youtube”.
Anima, St3pny, Vegas e Surreal Power: questi i nome d’arte di quattro ragazzi italiani che sui loro rispettivi canali YouTube hanno dai 600mila a più di 1milione di seguaci.
“Un management discografico mi ha contattato”, spiega Manu, “E mi ha chiesto di fare qualcosa per i Mates”. Anche questa volta, però, dopo tre mesi di impegno e lavoro, anche a discapito del suo canale YouTube che conta 200mila iscritti, Manu si è visto sbattere le ennesime porte in faccia: “Quando avevo quasi finito l’album, quel management svizzero che mi incitava a spaccare il mondo, d’improvviso non si è più fatto sentire. Sono riuscito a ricontattarli e mi hanno risposto che a loro dispiaceva tanto, ma che non erano all’altezza di portare avanti questo progetto”.
“Ero incavolato nero”, rivela l’artista, “Così ho mandato tutti a quel paese con un video su Youtube nel quale mi sono presentato per quello che sono: l’ultima pecora nera della discografia italiana”. Perché? Perché dopo tutte le porte in faccia, dopo le promesse disilluse e il mondo che gli remava contro, Manu ha deciso di attaccarsi all’unica cosa che gli era rimasta per non affondare: l’amore della sua Armata.“Ai miei ragazzi avevo promesso un album. Se i discografici non me lo volevano più produrre allora avrei fatto una cosa: l’avrei regalato. E così è stato”.
E la sua Armata non lo ha deluso: in soli 15 giorni oltre 25mila ragazzi (quasi tutti dai 12 ai 16 anni) hanno scaricato l’album.
Un successo incredibile se si pensa che non c’è stato nessun tipo di promozione di “Mates”. Nessuna pubblicità: solo un link sotto un video caricato su YouTube.
Come tutte le stelle della musica, non importa se con contratto o senza, ora anche Manu partirà in tour: il 9 e il 10 aprile sarà al Romix di Roma. Il 16 e il 17 partirà alla volta di Torino, per il Torino Comix, mentre il 23 e il 24 aprile sarà al Comicon di Napoli. Ad attenderlo, migliaia di ragazzi e ragazze: la sua “Armata”.