Magdi Cristiano Allam a Ventimiglia. Sull’immigrazione: “E’ ora che gli italiani si sveglino e si mobilitino”

10 aprile 2016 | 20:11
Share0
Magdi Cristiano Allam a Ventimiglia. Sull’immigrazione: “E’ ora che gli italiani si sveglino e si mobilitino”
Magdi Cristiano Allam a Ventimiglia. Sull’immigrazione: “E’ ora che gli italiani si sveglino e si mobilitino”
Magdi Cristiano Allam a Ventimiglia. Sull’immigrazione: “E’ ora che gli italiani si sveglino e si mobilitino”
Magdi Cristiano Allam a Ventimiglia. Sull’immigrazione: “E’ ora che gli italiani si sveglino e si mobilitino”
Magdi Cristiano Allam a Ventimiglia. Sull’immigrazione: “E’ ora che gli italiani si sveglino e si mobilitino”

“Credo che questa sia una politica non soltanto sbagliata ma anche controproducente che inevitabilmente finirà per fare implodere il razzismo in Italia”

Ventimiglia. Interessante conferenza, organizzata dall’Associazione Culturale Italia-Israele di Ventimiglia, dell’ex europarlamentare, giornalista Magdi Cristiano Allam che, presso l’oratorio dei Mori del centro storico, ha presentato il suo libro “ISLAM. Siamo in Guerra”.

Prima di iniziare a parlare del suo ultimo lavoro, Magdi Cristiano Allam ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Si è parlato innanzitutto di integrazione, e di quale sia la via per una “buona integrazione”. “Dobbiamo innanzitutto registrare il fallimento dei modelli di convivenza che si sono attuati in Europa, denominati multiculturalismo in Gran Bretagna, in Olanda, in Germania, in Belgio e in Francia, dove sono chiamati assimilazionismo. Ma sostanzialmente è la stessa cosa: è un modello di convivenza che si è fondato sull’ illusione che per governare una pluralità etnica, culturale e linguistica fosse sufficiente accordare diritti e libertà senza chiedere in cambio l’ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole, senza un comune collante valoriale identitario e questo ha portato fisicamente allo smembramento del territorio con la creazione di ghetti al cui interno vivono persone che provengono dagli stessi paesi e che condividono la stessa religione e, sul piano sociale e giuridico, ha provocato l’implosione della società proprio perché se all’interno dell’unico stato di diritto ci sono più binari giuridici, lo Stato non regge”.

Parole pesanti, quelle dello scrittore per cinque anni parlamentare europeo che, riportando l’attenzione sull’Islam, da lui apertamente messo in discussione e più volte criticato, ha dichiarato: “Nel caso specifico dell’Islam, questo ha portato al fenomeno del radicalismo islamico perché ci troviamo di fronte ad una realtà che ci percepisce come una terra di conquista e nel momento in cui siamo noi stessi fragili dentro, perché abbiamo perso la certezza di chi siamo sul piano delle radici, dell’identità, dei valori, della fede e delle leggi, se noi ci presentiamo come se fossimo una terra di nessuno, questo incentiva ancora di più questa tendenza alla conquista”.

E l’Italia?“L’Italia è il porto franco di questa ondata di auto-invasione, perché non è un’invasione: siamo noi a volerla, a finanziarla ed è una strategia che è stata pianificata. I poteri forti che ci governano, a partire dalla grande finanza fino ai governi nazionali hanno ritenuto che il tracollo demografico di cui soffre l’Europa ed in particolare l’Italia debba essere colmato acquisendo ondate sempre più cospicue di clandestini: di persone che arrivano senza documenti e di cui noi in realtà non sappiamo nulla”.

A cosa porterà questa strategia?“Mira a creare una umanità omologata, meticciata, dove ciascuno di noi alla fine sarà ridotto a semplice strumento di produzione e consumo della materialità”.

Ventimiglia è una città che ha patito in modo molto forte la presenza di clandestini sul proprio territorio. Per l’estate, poi, è previsto un cospicuo aumento di flussi migratori. Cosa potrà aspettarsi ancora la città di confine? “Purtroppo l’Amministrazione locale ha le mani legate perché non decide. Sono i Prefetti che decidono. I Prefetti rappresentano lo Stato, il Ministero dell’Interno e quindi è il Governo che impone delle politiche di ridistribuzione dei clandestini.
Credo che questa sia una politica non soltanto sbagliata ma anche controproducente che inevitabilmente finirà per fare implodere il razzismo in Italia. Non perché gli italiani sono razzisti, ma perché sono discriminati. Sono discriminati nel momento in cui c’è una crescente sofferenza negli italiani. L’Istat ci dice che ci sono 12milioni di italiani poveri”.

Insomma, quando ad altri si accorda ciò che agli italiani non è concesso, allora si può parlare di discriminazione.“Pensiamo soltanto al fatto che oggi ci sono 7milioni e mezzo di italiani che per sopravvivere ogni giorno fanno la fila alle mense dei poveri”, ha aggiunto, “Quando a persone che arrivano senza che si sappia nulla sulla loro reale identità, noi accordiamo un trattamento che non è riservato agli italiani in termini di alloggio, vitto, sigarette, ricarica del cellulare. Per questi clandestini i soldi ci sono sempre”.

“Il Parlamento Europeo non può fare nulla”, ha dichiarato Allam, “E’ l’istanza che conta meno perché le proposte di legge nascono in seno alla Commissione europea, che è un esercito di 40mila burocrati che risponde a dei poteri forti”.

All’Italia resta solo una possibilità: “Credo che sia necessario che gli italiani si sveglino e si mobilitino per salvaguardare quella che è la nostra civiltà, laica e liberale”.