Lotte tra cani, scoperto un allevamento nel ventimigliese, dieci denunciati

16 aprile 2016 | 10:50
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Lotte tra cani, scoperto un allevamento nel ventimigliese, dieci denunciati
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Lotte tra cani, scoperto un allevamento nel ventimigliese, dieci denunciati
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Lotte tra cani, scoperto un allevamento nel ventimigliese, dieci denunciati
Lotte tra cani, scoperto un allevamento nel ventimigliese, dieci denunciati

Segnalato anche un veterinario “abusivo” che dopava gli animali

Imperia.Un allevamento di cani per combattimenti clandestini scoperto a Vallecrosia, nel Ventimigliese, ha portato la polizia a scoprire una banda che promuoveva eventi con tanto di scommesse fuori regione.

Un genovese di 33 anni é stato denunciato a piede libero e con lui altri componenti della banda sgominata dalla squadra mobile di Imperia col supporto investigativo dei colleghi del commissariato della città di confine. In tutto i denunciati sono una decina e almeno cinque sono quelli della provincia di Imperia ovvero i custodi dell’allevamento che era stato scoperto a Vallecrosia lo scorso mese di novembre.

L’indagine é partita da una confidenza sull’imprenditore, proprietario di tre pitbull: si diceva che potesse allenarli per farli combattere. Gli investigatori hanno scoperto che uno di questi era tenuto sempre segregato per aumentarne l’aggressivitá.

Gli agenti, nella giornata di sabato scorso, hanno praticamente pedinato l’imprenditore che si é recato in una villa isolata nella provincia di Pavia. Qui ha incontrato altre 4 persone con i loro cani. I poliziotti hanno fatto irruzione, i cinque hanno abbandonato i cani e bloccati nei campi adiacenti al manufatto dove da diverso tempo avvenivano i combattimenti.  La polizia ha compiuto un blitz scoprendo un vero e proprio allevamento abusivo, con circa 40 cani pitbull, dogo argentino e American Staffordshire Terrier, quasi tutti privi di micro-chip.

Le perquisizioni nelle abitazioni dei denunciati hanno fatto scoprire anche altri cani e numerosi medicinali anche dopanti. Nelle perquisizioni trovati anche diversi documenti e passaporti per gli animali, provenienti dall’Europa dell’Est.  Sul pavimento della taverna e nei prati lungo la via di fuga sono stati rinvenuti alcuni stracci sporchi di sangue con cui avevano frettolosamente tamponato le ferite degli animali.

Gli agenti hanno acquisito alcuni filmati in cui sono stati video-ripresi, in tutta la loro crudeltà ed efferatezza, i combattimenti tra cani anche di razze. Nelle immagini a disposizione degli inquirenti, i poveri animali venivano costretti ad azzannarsi vicendevolmente, in veri e propri match di lotta, sospinti dalle grida di incitamento dei padroni e degli insensibili spettatori, spietatamente divertiti dalla crudeltà di quel disumano “svago”.

Gli incontri erano organizzati al riparo da occhi indiscreti. Al termine di ogni round, l’intervento degli organizzatori che, armati di bastone, procedevano, con imperturbabile freddezza, a dividere i due contendenti avvinghiati nella feroce morsa delle reciproche fauci.

“Abbiamo interrotto un turpe circo di combattimenti tra cani, con animali utilizzati come oggetti, con tanto di periodiche analisi del sangue, alimentazione controllata, allenamento costante che sfociava anche in maltrattamenti”, ha spiegato nel corso della conferenza stampa promossa anche a Genova Annino Gargano, dirigente della squadra mobile della Lanterna, descrivendo l’operazione congiunta tra squadra mobile genovese e quella di Imperia che ha permesso di scoprire un giro di combattimenti tra cani che avvenivano a Pavia, nel comune di Rea.

Tra i denunciati, come detto, anche l’imprenditore genovese di 33 anni di Ceranesi, pregiudicato per reati gravi contro la persona, e 4 lombardi, tra cui un pregiudicato di Pavia, titolare di un circolo sportivo adiacente ad una villetta dove avvenivano i combattimenti clandestini. Tra gli indagati figura anche una donna. Si tratta di una casalinga incensurata, moglie del pregiudicato titolare del centro sportivo. Sia qui che nelle abitazioni degli indagati, gli agenti hanno trovato e sequestrato alcuni strumenti per allenare gli animali: una forca per allargare e addestrare la mascella e due tapis roulant dove il cane veniva costretto a correre.

“La nostra indagine – hanno sottolineato il capo della Mobile di Imperia Giuseppe Lodeserto  e il capo del commissariato di Ventimiglia Saverio Aricò- va avanti per verificare l’eventuale esistenza di un giro di scommesse clandestine, divulgazione on line filmati dei combattimenti e il coinvolgimento della criminalità organizzata”. Lo stesso capo della Mobile ha anche sottolineato che “non è possibile sapere a quanto ammontasse la posta in gioco delle scommesse. Una cosa è chiara, i denunciati sono appassionati a questo genere di attività e la principale garanzia tra loro era data dai rapporti di collegamento personale e riservatezza. Si tenevano in contatta con social network chiusi e facevano fare lotte tra cani, spesso anche con la partecipazione di persone anche esterne ai quali potrebbero aver assistito donne e bambini. Su questo aspetto stiamo ancora svolgendo accertamenti”.

Tutti gli animali sono stati segnalati alle Asl del territorio per l’adozione dei provvedimenti di specifica competenza  e il canile di Vallecrosia è tutt’ora sotto sequestro su ordine della Procura della Repubblica di Imperia.