Legittima difesa, al via la raccolta firme Idv a Riva ligure

8 aprile 2016 | 17:35
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Legittima difesa, al via la raccolta firme Idv a Riva ligure

Sabato 9 aprile in piazza Matteotti, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, l’Italia dei Valori ha promosso un gazebo di raccolta firme in sostegno della proposta di legge popolare che intende rinforzare la legittima difesa e tutelare maggiormente l’inviolabilità del domicilio

Riva Ligure. Sabato 9 aprile in piazza Matteotti a Riva Ligure (Im), dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, l’Italia dei Valori ha promosso un gazebo di raccolta firme in sostegno della proposta di legge popolare già​ depositata in Cassazione che intende rinforzare la legittima difesa e tutelare maggiormente l’inviolabilità del domicilio, rimuovendo altresì la fattispecie normativa grazie alla quale il delinquente-aggressore può trasformarsi in vittima, potendo chiedere all’aggredito il risarcimento del danno in presenza di determinate circostanze.

“I cittadini potranno sottoscrivere la nostra proposta di legge recandosi anche in Comune, dove sono disponibili i moduli. Per informazioni, si può contattare il numero 06-69923306 o inviare una mail a info@italiadeivalori.it. Lo afferma Ignazio Messina, segretario nazionale dell’Idv, secondo il quale “bisogna rispondere più efficacemente alla crescente domanda di sicurezza che proviene dai nostri territori.

In particolare il fenomeno dei furti in abitazione è sempre più preoccupante, e noi di Idv riteniamo che, all’interno della propria casa o del proprio negozio, ciascuno debba essere libero di difendere se stesso, i propri cari e i propri beni come vuole.

In più, nella nostra proposta di legge chiediamo la rimozione della fattispecie normativa che permette all’aggressore di trasformarsi in vittima: al ladro che s’introduce in casa nostra, infatti, è attualmente consentito chiedere in certi casi il risarcimento del danno.

Una beffa a cui noi di Idv diciamo no. Con la nostra proposta chi si introdurrà nei privati domicili saprà, dunque, di pagare più severamente e di non potersi trasformare da aggressore in vittima chiedendo il risarcimento dei danni”.