Incontro all’Ancora di Ventimiglia per presentare il progetto “Riviera Flowers”

15 aprile 2016 | 18:54
Share0
Incontro all’Ancora di Ventimiglia per presentare il progetto “Riviera Flowers”

Ventimiglia. Si è svolto oggi  a Ventimiglia presso la Comunità Terapeutica del Centro di Solidarietà l’Ancora un incontro di presentazione del lavoro svolto dalla comunità terapeutica “Riviera Flowers”, struttura che ha alle spalle un’attività ormai ventennale nella cura e riabilitazione delle dipendenze patologiche.

L’evento ha avuto luogo alla presenza dei rappresentanti degli Enti Pubblici proprietari dell’immobile che ospita la comunità stessa (il Comune di Ventimiglia rappresentato dall’Assessore V. Nesci e dal direttore sociale I. Berrino, il Comune di Sanremo rappresentato dal Sindaco Biancheri, e la Provincia di Imperia rappresentata dallo stesso Biancheri assieme al consigliere V. Genduso),  il Vescovo S.E. Mons. Suetta,  il dott. G. Sciolè in rappresentanza del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’ASL 1 Imperiese, il fondatore del Centro Solidarietà Ancora, don Angelo Di Lorenzo, i suoi primi collaboratori, i volontari “storici” e quelli attuali, i soci della Cooperativa, i membri dell’Associazione Famiglie Ponente Ligure e alcuni colleghi del Privato Sociale locale.

L’attuale Presidente del Centro Ancora, Marco Boeri, assieme ai suoi collaboratori, per l’occasione ha pensato di riunire tutti e raccontare come nacque vent’anni fa questa avventura, a partire dall’acquisto della struttura che vide sinergicamente protagonisti i tre enti locali, ai primi operatori impegnati nel complesso lavoro riabilitativo, ai numerosi volontari che hanno supportato attivamente il lavoro da fare (alcuni dei quali ancora attivi dopo trent’anni), agli operatori dei servizi pubblici con cui si sono costruite e mantenute positive relazioni di collaborazione, alla Chiesa locale che si fece a suo tempo promotrice dell’intera iniziativa e la sostenne nel tempo, fino alle altre associazioni che a vario titolo collaborano per supportare la delicata fase di reinserimento sociale (Alcolisti Anonimi, Narcotici Anonimi, Club degli Alcolisti in Trattamento) o che, condividendo le finalità sociali di supporto a chi è in difficoltà, collaborano nel cercare sbocchi occupazionali (Spes).

L’incontro ha avuto anche momenti molto toccanti nell’ascolto di esperienze di vita e nel ricordo di momenti significativi, mentre i risultati sono incoraggianti: oltre mille le persone trattate (a cui si aggiungono familiari, amici e partners coinvolti), un miglioramento delle condizioni di vita proporzionale al periodo di permanenza in struttura, il 38% delle persone che ha completato il percorso riabilitativo dopo due anni sta bene e non fa uso si sostanze: una media che, dato il tipo di problematica, è molto lusinghiero.

La volontà è infine di proiettare questo lavoro nel futuro per far fronte alle attuali esigenze di cura delle persone che oggi presentano si problemi di dipendenza, ma con caratteristiche e stili di abuso a volte anche molto diversi, con particolare riferimento ai più giovani e alle dipendenze “comportamentali” (cioè senza l’uso di sostanze, come p.es. il gioco d’azzardo o la dipendenza d internet, nella consapevolezza che solo una positiva sinergia fra istituzioni, organizzazioni del privato sociale, risorse del territorio, utenti e famiglie sia possibile costruire progetti di intervento duraturi.