Garantito il numero legale, aperto il consiglio di Imperia

Due consiglieri di maggioranza assenti, tre consiglieri di minoranza garantiscono la seduta
Imperia. Sempre più difficile poter far funzionare la macchina politica a Imperia. Chi la deve condurre non ha abbastanza uomini a disposizione per metterla in moto. E oggi si è corso il rischio concreto che saltasse il banco.
Il consiglio comunale della città capoluogo poteva essere cancellato.
La stessa maggioranza a partire con l’handicap. Due dei 17 consiglieri erano assenti. Cristina Gavi per motivi di lavoro. Giulia Gorlero per motivi sportivi. Entrambi appartengono a quel movimento di Azione Civica sorto per ridare una spinta ad una macchina che già nei mesi scorsi si era ritrovata su una strada in salita.
Ma a garantire il numero legale sono stati i consiglieri Natalia Ricò, Susanna Palma (entrambe di Imperia Cambia) e Antonio Russo del Gruppo Misto e a loro si sono accodati anche gli altri consiglieri sebbene qualcuno avesse annunciato questa mattina di voler disertare la riunione. La segretaria Rosa Puglia ha fatto i conti con i consiglieri presenti e quindi la seduta è iniziata.
All’ordine del giorno, dopo le comunicazioni del Presidente, Diego Parodi, si doveva parlare del trasferimento del servizio idrico integrato (tranne acquedotto e rete fognaria) alla società Rivieracqua e la discussione sulla mozione presentata dai consiglieri Grosso e Servalli relativa all’indirizzo politico per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.