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“Difendiamo le eccellenze della nostra terra!”: la battaglia agro-gastronomica di Luciano Barbieri

11 aprile 2016 | 09:28
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“Difendiamo le eccellenze della nostra terra!”: la battaglia agro-gastronomica di Luciano Barbieri

Siano onorati tutti coloro che con passione operano nel campo alimentare esaltando la qualità, difendendo la biodiversità e trasmettendo i saperi e i sapori del territorio locale; come il segretario della Condotta Slow Food Val Nervia Otto Luoghi

Imperia. Se è vero, com’è vero, che nella nostra società abbiamo allontanato lo spettro della fame, è altrettanto vero che la qualità delle materie prime è spesso compromessa da produzioni di massa, da sofisticazioni e dalla perdita di specie genetiche di frutta e di verdura, nonché di razze animali. Siano quindi onorati tutti coloro che con passione operano nel campo alimentare esaltando la qualità, difendendo la biodiversità e trasmettendo i saperi e i sapori del territorio locale; come Luciano Barbieri.

Barbieri è il segretario della Condotta Slow Food Val Nervia Otto Luoghi, la base associativa della provincia di Imperia del grande organo internazionale no profit impegnato a ridare valore al cibo, Sloow Food.

La mia Condotta, spiega Barbieri, rivendica il diritto al piacere, quel piacere che nasce dal gusto, dal piatto, dal buon cibo. Siamo un’Associazione di mangioni a cui piace il convivio e lo stare insieme ma non per questo trascuriamo la genuinità e l’eccellenza dei prodotti alimentari. Tutt’altro! Difendiamo la ricchezza e gli aromi della cucina locale; valorizziamo la produzione agro-gastronomica del territorio e tuteliamo gli “attori”, chi con perizia e fatica la cura.

Imperativo categorico del nostro buongustaio e di tutti i suoi compagni, è mangiare bene, con calma – non a caso simbolo dell’Associazione è la chiocciolina –, gustare piano piano quegli ingredienti superbi, quelle materie prime senza paragone che sempre dovrebbero comporre i nostri piatti; e che invece, molto più spesso, vengono a perdersi in uno stile di vita frenetico e nel raggiro commerciale dei falsi gastronomici.

Noi difendiamo il cibo vero. Il cibo deve cessare di essere merce e fonte di profitto per rispettare chi produce, l’ambiente e il palato! La nostra battaglia si attua attraverso i Presidi Slow Food che sostengono le produzioni tradizionali a rischio di estinzione. Attualmente in Liguria sono 14, di questi 6 si trovano in Provincia di Imperia: i Fagioli di Badalucco, Conio e Pigna; il Carciofo di Perinaldo; l’aglio di Vessalico; l’Acqua di fiori di arancio amaro di Vallebona; la Toma di pecora brigasca. Il Presidio Nazionale dell’Olio Extra Vergine di Oliva concerne anche quello della monocoltura dell’Oliva Taggiasca, che, purtroppo, è tra le eccellenze più imitate.

Una battaglia nobile quella di Barbieri e degli associati Slow Food; un’azione che tutti noi, adulti e giovani, dobbiamo preservare, come loro da trent’anni, preservano la memoria del gusto e una parte importante della nostra identità.

Il 15 e il 16 aprile prossimo Slow Food compirà il suo trentesimo compleanno. E per l’occasione abbiamo organizzato diverse iniziative. L’invito è quello di venirci a conoscere e scoprire insieme a noi quali sono le eccellenze della nostra terra, come poterle difendere e salvare. Un invito esteso a tutti, soprattutto ai più giovani. Perché se la filosofia del mangiar bene, genuino evitando quello che io chiamo il “banchettificio” oggi come oggi è largamente condivisa, questo non coinvolge i ragazzi. Ma noi abbiamo bisogno di loro: i giovani sono il futuro, sono i soli che possono tramandare i saperi e i sapori del passato.