Con “Buio a mezzogiorno” si è chiusa la rassegna teatrale di Bordighera: strepitosi gli attori sul palco
Spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo di Arthur Koestler sul tema dei totalitarismi
Bordighera. Si è conclusa al Palazzo del Parco con uno spettacolo intenso la stagione teatrale della Città delle Palme.
“Buio a mezzogiorno”, questo l’ultimo titolo della rassegna “La Tosse a Palazzo” che ha visto protagonista della scena bordigotta la Fondazioni Luzzati – Teatro della Tosse.
Uno spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo di Arthur Koestler sul tema dei totalitarismi, della rivoluzione, della manipolazione delle masse, della strumentalizzazione degli ideali e della guerra come strumento di liberazione.
“Il fine giustifica i mezzi”. Sempre. Anche se i mezzi sono la tortura fisica e psicologica. Il fine è uno solo: salvare il partito. Salvare la credibilità del partito e, in questo caso, del partito comunista. Ma poco importa: compagni o camerati nulla cambia. Quando l’unico scopo da raggiungere è salvaguardare un regime totalitario, l’uomo viene in secondo piano. I sentimenti non contano, non esiste coscienza né moralità. E, soprattutto, non esistono più gli ideali di chi credeva di poter cambiare il mondo in meglio affidandosi alla politica, ad un partito che diventerà, invece, carnefice dei suoi stessi figli.
Claustrofobico e angosciante, “Buio a mezzanotte” è uno spettacolo incredibilmente denso, capace di suscitare emozioni contrastanti nel pubblico.
Superbi gli attori scelti dalla regista e autrice dello spettacolo Laura Sicignano.
Aldo Ottobrino, Pietro Fabbri, Gianmaria Martini, Massimiliano Caretta e Matteo Sintucci hanno regalato agli spettatori una performance da oscar.