Bordighera, “Nessuna rottura in Maggioranza”. Le dichiarazioni di Pallanca, Bozzarelli e Ramoino
Bozzarelli: “Ho sentito la necessità di una crescita personale e politica e mi sono ritrovato molto vicino alle posizioni di Fratelli d’Italia”
Bordighera. Nessuna crisi, nessuna rottura. Entrambe le parti chiamate in causa tengono a sottolineare questo: la Maggioranza resta coesa.
Lo dichiara il Sindaco Giacomo Pallanca: “Progetto Bordighera resta un gruppo apartitico, poi se alcuni componenti hanno, per loro indiscutibile scelta, deciso di aderire ad un gruppo politico, questo è nella loro facoltà e nella loro libertà”.
“E’ evidente, però”, dice il Sindaco, “Che questi consiglieri dovranno rispondere al loro elettorato diretto, in quanto gli elettori ci avevano votato perché, con Progetto Bordighera, eravamo un elemento di rottura e di novità per quanto concerneva gli schemi del centro destra di allora”.
Nessun rimpasto della Maggioranza, nessuna rottura in vista: solo la scelta di quattro Consiglieri (Bozzarelli, Ramoino, Capurso e Sapino) di avvicinarsi maggiormente ad un partito politico, Fratelli d’Italia. Anche se questo, automaticamente, si tradurrà nell’uscita degli stessi da Progetto Bordighera.
“Progetto Bordighera nei suoi ideali e nel suo statuto di fondazione è un movimento apartitico”, specifica Pallanca, “Di area di centro destra, è vero, nessuno ne ha mai fatto mistero, ma è chiaro che ci sarebbe incompatibilità nell’essere sia in Progetto Bordighera sia in un circolo partitico”.
Dello stesso parere il Consigliere Mauro Bozzarelli: “Non c’è nessuna rottura. Ho soltanto sentito la necessità di una crescita personale e politica e mi sono ritrovato molto vicino alle posizioni di Fratelli d’Italia. Dopo aver parlato con il Presidente Regionale e Provinciale del partito e mi è venuta l’idea di aprire un circolo a Bordighera”.
“Tutto questo, comunque, non andrebbe a sconvolgere gli equilibri interni della Maggioranza”, tiene a precisare Bozzarelli.
Si ridimensiona anche quello che sembrava essere un attrito tra il Consigliere Giovanni Ramoino e il vice Sindaco Massimiliano Bassi: “Non ho niente contro di lui e contro il suo essere massone”, ha dichiarato Ramoino, “La mia voleva solo essere un’esternazione, un modo per dire che ognuno ha la facoltà di avvicinarsi ad un partito così come ognuno è libero di aderire alla Massoneria. Non c’è nulla di male”.
“Non ho nominato Massimiliano Bassi”, dice il Consigliere, “E mai lo avrei fatto, non volevo colpirlo”. Ma il vice Sindaco si era da tempo dichiarato appartenente al Grande Oriente d’Italia e per questo era facile fraintendere la battuta di Ramoino.