Bordighera, anziani e non a lezione: salgono in cattedra i Carabinieri

30 aprile 2016 | 19:52
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Bordighera, anziani e non a lezione: salgono in cattedra i Carabinieri

Svelate le tipologie di truffe più utilizzate dai malviventi

Bordighera. “Conoscere per difendersi”: i consigli dei carabinieri ai cittadini per evitare truffe e raggiri sono stati elargiti ad un numeroso pubblico – Senatrice Albano in testa – riunito all’interno dell’oratorio di San Bartolomeo degli Armeni, nel centro storico cittadino.

A salire in cattedra sono stati il Capitano Lorenzo Toscano, Comandante della Compagnia di Bordighera, e il Maresciallo Raffaele Pace, Comandante della locale stazione.
Incapacità di difendersi, troppa ingenuità e buonafede: queste le “colpe” dei più anziani che, troppo spesso, sono vittime di truffe. Proprio per questo, per avvicinarsi ancor di più agli over 65, Toscano e Pace si sono recati a Bordighera Alta, dove vivono molti anziani.

Purtroppo, come confermano i dati, i reati contro gli anziani, che in Italia rappresentano il 21,7% della popolazione, sono cresciuti del 3,5%.
Truffe, rapine e furti i reati più diffusi: si parla di 28 all’ora. Fortunatamente Bordighera è da considerarsi un’isola felice rispetto ad altre località, dove il crimine imperversa. Nonostante questo è sempre bene non abbassare la guardia. “Le cronache riportano spesso di episodi di criminali che approfittano della buona fede degli anziani”, ha dichiarato il Capitano Toscano, prima di descrivere minuziosamente le tipologie di truffa più utilizzate dai malviventi.

Da quelle più classiche alle new entry: non si può certo dire che i criminali pecchino di fantasia.
“Ci sono i finti carabinieri, che si fanno aprire con la scusa di voler controllare che i soldi che avete prelevato potrebbero essere falsi”, ha spiegato Toscano, “Ricordatevi che i carabinieri vengono sempre in uniforme a casa e non lo fanno per controllare i vostri soldi. In casi come questo dovete sempre chiamare il 112″.
Poi ci sono i falsi addetti del gas o dell’energia elettrica che “chiedono di poter entrare in casa perché potrebbe esserci una fuga di gas o per verificare le bollette. Ma nessuno è autorizzato a controllare, quindi state attenti”.

Altre truffe messe in atto sono quelle del finto impiegato di banca e del finto avvocato. Quest’ultima, in particolare, è davvero molto ingegnosa: “Un soggetto vi contatta telefonicamente”, ha spiegato il Capitano, “E dice che vostro figlio ha avuto un grave incidente e non può parlare. Chiede dei soldi. A questo punto, di solito, la vittima dice di voler chiamare i carabinieri per verificare e chiude la comunicazione. Ma il malvivente lascia la linea in contatto e per questo, quando l’anziano truffato chiama il 112 in realtà a rispondere è un complice che, ovviamente, conferma quanto riferito dal truffatore”.

Che aspetto hanno i malviventi? I carabinieri ricordano di stare attenti perché “spesso l’abito non fa il monaco”. “Si tratta di persone distinte, ben vestite, eleganti. Usano modi garbati con le vittime. Spesso le donne complici sono avvenenti”. Non aspettatevi, dunque, persone trasandate o dall’aspetto pericoloso: i truffatori potrebbero sembrarvi rispettabili professionisti.

Ad illustrare i casi capitati a Bordighera nell’ultimo periodo è stato il Maresciallo Raffaele Pace, che da sette anni comanda la locale stazione dei Carabinieri di via Primo Maggio. “Il più violento è sicuramente quello che ha visto vittima un’anziana signora di circa ottant’anni”, ha reso noto, “Seguita dal rapinatore in ascensore e poi fino in casa, dove si trovava anche un’altra donna, sempre anziana. In questo caso, purtroppo, le due signore hanno subito anche violenza e sono dovute ricorrere a cure mediche. Il ladro si è portato via un telefono cellulare di poco valore. Grazie ai dettagli forniti dalle due vittime, siamo riusciti a identificare il malvivente, arrestarlo ed assicurarlo alla giustizia”.
E’ importante, dunque, non vergognarsi di essere stati “presi in giro” e truffati. I carabinieri non giudicano: sono a disposizione dei cittadini proprio per aiutarli a risolvere questo tipo di problemi.

Tra i consigli anche quello di creare una piccola rubrica con i numeri utili da contattare sempre in caso di dubbio, quando qualche sconosciuto compare alla nostra porta millantando di appartenere alle forze dell’ordine, di essere un impiegato dell’Enel o altro ancora. “Chiamate sempre il 112, non abbiate paura di disturbare: difendervi è il nostro lavoro”.

Tante le domande poste dal pubblico, davvero molto interessato e partecipe all’incontro, che si è concluso, dopo oltre un’ora, con un rinfresco offerto dall’associazione U Risveiu Burdigotu.