A Sanremo 96 anni fa si apriva la Conferenza Internazionale di Pace
Era da poco terminata la Prima Guerra Mondiale e nel Castello di Devachan, in corso Inglesi, si apriva la Conferenza Internazionale di Pace con cui si definì la spartizione tra le potenze del Vecchio Continente dei territori dell’Impero Ottomano
Sanremo. Novantasei anni fa, il 19 aprile 1920, la Città dei Fiori andava ad acquisire un ruolo strategico nella storia d’Europa. Era infatti da poco terminata la Prima Guerra Mondiale e nel Castello di Devachan, in corso Inglesi, si apriva la Conferenza Internazionale di Pace con cui si definì la spartizione tra le potenze del Vecchio Continente dei territori dell’Impero Ottomano.
L’incontro fu presieduto da Francesco Saverio Nitti, l’allora primo ministro italiano, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore dell’esercito Pietro Badoglio e dal Ministro degli Esteri Vittorio Scialoja. Presenti anche numerosi diplomatici e statisti internazionali: il ministro inglese David Lloyd George, affiancato dal generale Sir Bernard Law Montgomery e George Curzon di Kedleston, che presero alloggio all’Hotel Royal, il ministro francese Alexandre Mitterand con Pierre Paul Cambon che pernottarono al Savoy, oltre all’ambasciatore giapponese a Parigi, la delegazione del belgio di Paul Hymans, delegazioni della Jugoslavia e degli Usa, l’ambasciatore statunitense Johnson Underwoo e i rappresentanti della Grecia.
La Conferenza, i cui lavori si tennero fino al 24 aprile, si risolse nella cosiddetta Questione degli Stretti, e stabili i punti del trattato di pace che venne poi ufficializzato nel mese di agosto a Sèvres, in Francia, e che riguardò il disarmo della Germania e i rapporti con l’Unione Sovietica dopo la Rivoluzione d’Ottobre.