63° Sanremo Rallye: dopo quattro prove Scandola al comando

8 aprile 2016 | 17:56
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63° Sanremo Rallye: dopo quattro prove Scandola al comando
63° Sanremo Rallye: dopo quattro prove Scandola al comando
63° Sanremo Rallye: dopo quattro prove Scandola al comando
63° Sanremo Rallye: dopo quattro prove Scandola al comando

Le dichiarazioni post gara

Sanremo. In una calda giornata di aprile, sotto un cielo parzialmente velato, alle 12.32 è regolarmente partito il 63esimo Rallye Sanremo, secondo appuntamento valido per il Campionato Italiano Rally. Tra i sessantotto equipaggi ammessi al via, spicca il vuoto lasciato dal numero 6, quello dell’equipaggio composto da Michele Tassone, Campione Italiano Junior in carica, e Alice De Marco, costretti al ritiro dopo l’uscita di strada nello shakedown in cui la loro Peugeot 208 ha riportato seri danni. Paolo Andreucci e Anna Andreussi, i vincitori della passata edizione, siglano, su Peugeot 208 T16, la prima speciale di Gara 1, i 10,66 chilometri della Bignone. Alle loro spale, staccati di un solo decimo di secondo, Umberto Scandola e Guido “Gillo” D’Amore, su Škoda Fabia R5. Gradino più basso del podio, a tre decimi dall’equipaggio che li precede, per Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, in gara a Sanremo con la Ford Fiesta R5 Ldi alimentata a Gpl. La seconda speciale, la San Romolo con i suoi 14,24 chilometri contro il tempo, vede la vittoria di Umberto Scandola e “Gillo” D’Amore che balzano al comando provvisorio della classifica di tappa, con un vantaggio di 1” e 8 decimi sui primi inseguitori, Paolo Andreucci e Anna Andreussi, qui secondi.

Ancora una volta, Giandomenico Basso e Lorenzo Granai fermano il cronometro sul terzo tempo. Umberto Scandola concede immediatamente il bis andando a vincere anche la terza speciale, la Semoigo, la prova più corta della giornata con i suoi 7400 metri e allunga su Paolo Andreucci che conclude con il terzo tempo, a un secondo e otto. Seconda piazza per Giandomenico Basso che, dopo tre speciali, è terzo a 4”5 da Scandola. La quarta speciale, secondo passaggio sulla Bignone e ultima prova prima del riordino, vede Andreucci-Andreussi siglare il miglior tempo ma pagare dieci secondi di penalizzazione al controllo orario di entrata e scivolare in terza posizione, a 12” e 4 dalla vetta di questa prima parzialissima classifica del Rallye Sanremo. Classifica che, dopo quattro speciali e 42,96 chilometri a cronometro, vede al comando Umberto Scandola e “Gillo” D’Amore su  Škoda Fabia R5, 5” e cinque decimi più veloci di  Giandomenico Basso e Lorenzo Granai su Ford Fiesta R5 Ldi alimentata a Gpl. Come sempre a proprio agio sulle strade dell’entroterra sanremese Alessandro Perico, quarto a 17”8 con la Peugeot 208 R5, è il leader provvisorio del Trofeo Italiano Rally Asfalto davanti a Simone Campedelli, Peugeot 208 R5, e Andrea Nucita su Ford Fiesta R5.

CLASSIFICA ASSOLUTA DOPO PS4: 1. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia) in 28’04.4; 2. Basso-Granai (Ford Fiesta GPL) a 5.5; 3. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) a 12.4; 4. Perico-Turati (Peugeot 208) a 17.8; 5. Campedelli-Fappani (Peugeot 208) a 43.4; 6. Nucita-Nucita (Ford Fiesta) a 44.4; 7. Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta) a 1’01.2; 8. Michelini-Perna (Citroen DS3) a 1’01.3; 9. Chentre-Florean (Abarth Grande Punto) a 1’33.3; 10. Borgogno-Riterini (Peugeot 207) a 1’46.5

Sentite al riordino dopo PS 4

Paolo Andreucci: “ Non sono molto a posto di macchina. Purtroppo abbiamo pagato dieci secondi all’ingresso della quarta speciale”

Giandomenico Basso: “Bene, il ritmo è molto alto e stiamo andando tutti molto forte e ci sono le premesse per una bella gara. Non ha piovuto come dicevano e la scelta delle gomme fatta per la “non pioggia” si è rivelata azzeccata”.

Umberto Scandola: “Tutto bene, le prove erano asciutte, La macchina va abbastanza bene ma siamo assolutamente soddisfatti. Pubblico in sicurezza, nessun ritardo e organizzazione è sempre impeccabile”.

Alessandro Perico: “Le prime due prove sono andate un po’ così… Adesso va meglio”.

Simone Campedelli: “Ho fatto una scelta un po’ azzardata sulle gomme pensando nella pioggia”.

Andrea Nucita: “Sono molto amareggiato perché non siamo apposto né io né la macchina. Purtroppo ho forato per colpa di tre pietre che ho trovato nel giro di 500 metri”.