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25 aprile a Sanremo, Biancheri “viva l’Italia, viva la Resistenza”

25 aprile 2016 | 14:30
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25 aprile a Sanremo, Biancheri “viva l’Italia, viva la Resistenza”

Il 25 aprile nel nostro Paese è una giornata particolare e come tale è giusto festeggiarla

Sanremo. Lunedi 25 aprile l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine, gli alpini e i partigiani di Sanremo ricordano la giornata della Liberazione con gli onori ai nostri caduti.

La manifestazione si è svolta per le vie della città da via Matteotti, a corso Mombello, alla Marina, ai giardini Ruffini.

Durante la manifestazione è intervenuto anche Don Puglisi per una preghiera di pace letta assieme ai giovani studenti del Liceo Cassini, e inoltre è stata letta una poesia composta da loro. Erano presenti anche gli studenti dell’Istituto Marconi e dell’Istituto Colombo. Dopo la testimonianza dei giovani, è intervenuto anche il sindaco Alberto Bianchieri che ha detto:” La resistenza è un evento che ho vissuto in seconda persona dagli aneddoti di mio padre che la ha vissuta in prima persona e io oggi sono qui a dire viva l’Italia e viva la resistenza, sperando di non dover più rivivere quello che hanno vissuto i nostri avi. Questa giornata – ha proseguito Biancheri – è un patrimonio di memoria rappresentato dai nostri genitori, dai nostri nonni, da chi ha partecipato e combattuto per noi. Un patrimonio da tramandare ai nostri figli”.

A seguire c’è stato l’intervento della professoressa Enrica Minori, dirigente scolastico del liceo “G.D. Cassini” di Sanremo e Imperia la quale ha parlato della particolarità di questo giorno in ricordo di chi c’è ancora e di chi purtroppo ci ha lasciato. Aggiungendo che l’Impegno e la passione hanno portato giovani a combattere per dei valori e per Italia unita.

Ha poi dedicato un pensiero particolare ad un giovane di 19 anni che andando a salutare il fratello appena nato, che ora è suo marito, che purtroppo venne tradito la sera stessa e fucilato il giorno dopo al grido di viva i partigiani.

Ricorda inoltre:” Bisogna insegnare ai ragazzi a dissentire dalle violenze fisiche e psicologiche, insegnando i valori, e far vivere i ragazzi sia alla vita scolastica sia alla vita politica per non farli ricadere negli errori e spiacevoli avvenuti nel passato.

L’illustre professoressa, ha anche voluto ricordare il ruolo delle donne e degli insegnanti in quei periodi brutti, che grazie al loro impegno facevano lezioni avanzate di storia e letteratura, per far comprendere meglio ai ragazzi di allora quello che stava succedendo; Con questo intervento cita anche Don Ferruccio Piggioli il professore di Italo Calvino citato spesso nei suoi libri. L’ illustre scrittore frequentando il liceo Cassini incontrerà questo insegnante, tempo dopo arruolandosi nei partigiani con il nome di Santiago racconterà questa esperienza di guerra nel suo libro “I Sentieri Dei Nidi Di Ragno”.

Il 25 aprile nel nostro Paese è una giornata particolare e come tale è giusto festeggiarla.