Cesio vende l’ex scuola del paese, al via un’asta da 58 mila euro

15 aprile 2016 | 10:37
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Cesio vende l’ex scuola del paese, al via un’asta da 58 mila euro

Seconda gara per vendere un fabbricato ad uso residenziale nel paese dell’entroterra imperiese

Cesio. Il Comune di Cesio mette in vendita l’ex scuola pubblica per far cassa. A questo proposito è stato predisposto un bando di gara per l’alienazione di un fabbricato ad uso residenziale situato in frazione Cartari. La vendita è stata approvata con una apposita delibera di giunta il 30 ottobre dell’anno scorso e anche la direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggi Storici della Liguria ha dichiarato che l’immobile non è sottoposto alle disposizioni di tutela previsti. Alcune doverose precisazioni.
Si tratta di un’unità immobiliare disposta su due livelli di cui uno semi-interrato, adibito a cantina e uno fuori terra adibito ad abitazione. Esternamente all’edificio risulta in consistenza un cortile di circa 90 mq. La distribuzione dei locali, il doppio
ingresso e le caratteristiche tipologiche sono dovute alla originaria funzione di scuola pubblica. L’immobile realizzato nei primi decenni del secolo scorso è in condizioni scadenti, gli impianti tecnologici non sono rispondenti alla normativa vigente e non è dotato di impianto di climatizzazione/riscaldamento. Il prezzo a base d’asta è pari a 58.500 euro

Le offerte per l’acquisto scadono alle 12 di martedì prossimo e va anche ricordato che già il 17 dicembre dell’anno scorso una prima gara era andata deserta ecco perché il Comune del paese dell’entroterra imperiese ha deciso di avviare un secondo incanto. E così il Comune di Cesio attende l’arrivo delle buste per poi procedere all’asta pubblica che si terrà il 21 aprile alle 15,30 presso il Municipio in via San Gottardo. Si procederà con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi al prezzo base indicato negli avvisi che sono stati resi pubblici dallo stesso ente comunale.

Il bene è venduto a corpo e non a misura, nello stato attuale in cui si trova e nello stato in cui è posseduto dal Comune con tutte le servitù attive e passive tanto apparenti quanto non apparenti. “Il Comune – si legge nel bando – non assume altra obbligazione o garanzia se non per l’evizione. Nel qual caso il compenso spettante al compratore non potrà eccedere il prezzo pagato o la minor somma dallo stesso pagata per l’evizione parziale. Il compratore non potrà sospendere il pagamento del prezzo in presenza di ipoteche a favore di terzi, anche se non menzionate nel bando di gara. Resta fermo l’obbligo per il Comune di provvedere alla cancellazione”.