“Voto di scambio light”, tutti rinviati a giudizio a ottobre

30 marzo 2016 | 10:51
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“Voto di scambio light”, tutti rinviati a giudizio a ottobre

Va anche sottolineato che si tratta di un’ipotesi più leggera di voto di scambio che nulla avrebbe a che vedere con situazioni legate malavita organizzata

Diano Marina. Sono stati tutti rinviati a giudizio il prossimo 6 ottobre 2016 dal giudice Massimiliano Botti il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori accusato di di voto di scambio e abuso d’ufficio.

Da ricordare che il primo cittadino del golfo dianese era finito nei guai perché secondo l’accusa, in concorso con altre sette persone, avrebbe chiesto voti alle elezioni che ne avevano poi decretato il suo successo, promettendo in cambio favori. Va anche sottolineato che si tratta di un’ipotesi più leggera di voto di scambio che nulla avrebbe a che vedere con situazioni legate malavita organizzata.

Sotto accusa, insieme al sindaco leghista, vi sono, tra gli altri: il vicesindaco Cristiano Za Garibaldi; l’assessore Francesco Bregolin; l’ex assessore Bruno Manitta; l’amministratore unico della “Gestioni Municipali spa” (GM), Domenico Surace. Il tentato abuso d’ufficio riguarda le presunte spiegazioni chieste dal sindaco a un agente della polizia municipale che aveva multato un commerciante per un dehor, considerato abusivo.