Ventimiglia, la magica “notte dei 100” degli studenti del Liceo Aprosio

15 marzo 2016 | 13:20
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Ventimiglia, la magica “notte dei 100” degli studenti del Liceo Aprosio

Tutti in autobus per raggiungere le discoteche: si è festeggiato in sicurezza

Ventimiglia. Una notte da ricordare, quella dei circa 110 studenti del Liceo Aprosio, che fra 100 giorni saranno impegnati nel temutissimo esame di maturità.
Le sei quinte dell’Aprosio (A-B-C-D-L-M) hanno festeggiato cenando presso l’agriturismo “Ü Cian” a Isolabona, assieme ad una 30ina di professori “tornati studenti assieme agli studenti”. “E’ stato magnifico”, raccontano i ragazzi, “Non abbiamo neanche fatto la classica tavolata riservata ai professori, ma hanno mangiato ai tavoli con noi e alcuni di loro si sono uniti persino a ballare”.

Non poteva mancare anche il Preside Monticone, pure lui protagonista della serata. “D’altra parte è circa un anno e mezzo che lo tormento assiduamente su vari progetti per il liceo”, dice Axel Vignotto, “Non poteva non esserci!”

Dopo cena abbiamo i ragazzi hanno raggiunto il Tatanka di Arma di Taggia e poi il Kursaal di Bordighera con due autobus affittati per l’occasione.
“I poveri conducenti si sono dovuti sorbire i nostri cori”, racconta Axel.

Come di consuetudine, la mattina gli studenti sono tornati a scuola per “dare il nostro saluto agli aprosiani. È stato molto emozionante, perché quando siamo arrivati lì ci siamo ricordati di quando eravamo noi, in prima. Quando siamo arrivati al Liceo e non sapevamo nemmeno cosa stesse succedendo… Ed ora, invece, è toccato a noi esser lì a festeggiare”.

“E’ stata una soddisfazione grandissima vedere i primini ricordandoci di quando eravamo noi al loro posto”, dichiara Valentina Rondelli, “E che nostalgia!”.

E la festa non era finita: una pioggia di coriandoli e stelle filanti ha salutato i professori e i bidelli.
L’Aprosio è stato anche invaso da una serie di cartelloni con riportate le battute che hanno reso “celebri” i prof durante gli anni e con le loro caricature.
“D’altra parte “semel in anno licet insanire”… Ed ora, comunque, sotto coi libri! Perchè la maturità si avvicina, ed il maturando paura non ne ha!”.

“Una bella ricorrenza, un buon modo per salutare gli altri compagni più piccoli, e soprattutto salutare i professori che ci hanno seguito per 5 anni”, conclude Davide Mori, “E anche un’ultima opportunità di festeggiare prima della full immersion nello studio per la maturitá”.