Ventimiglia, Civitas e Marvon sotto la lente di Abbondanza

9 marzo 2016 | 19:07
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Ventimiglia,  Civitas e Marvon sotto la lente di Abbondanza

Denunciate le “mancanze” del Consiglio di Stato che ha ribaltato la sentenza del Tar del Lazio

Ventimiglia. “Una sentenza assurda, perché cancella la giurisprudenza consolidata dello stesso Consiglio di Stato su ogni punto”. Commenta così, Christian Abbondanza, la sentenza del Consiglio di Stato che ha ribaltato quella del TAR del Lazio. “Il Consiglio di Stato dice: vabbeh venivano affidati i lavori alla cooperativa Marvon, ma erano affidamenti in economia, quindi anche se erano irregolari come procedura, passiamoci sopra”, commenta Abbondanza, prima di passare direttamente al “caso” Coffee Time.

Anche qui, stando a quanto dichiara il responsabile di “Casa della legalità”, ci sarebbe qualcosa di poco chiaro: “Secondo il Consiglio di Stato la concessione alla Coffee Time è stata data, ma poi, quando vi è stata l’interdittiva antimafia, il comune ha annullato l’appalto. Ma questo è falso: la Coffee Time, nel momento in cui il comune si è seduto al tavolo e ha firmato il contratto, aveva già un’interdittiva antimafia in essere dal settembre 2010, rinnovata nel dicembre 2010”.

Cala del Forte: perché non sono state richieste le interdittive antimafia per i lavori del porto alle imprese che operavano nel cantiere? “Secondo il Consiglio di Stato è irrilevante”, spiega Abbondanza, “Perché i soldi per la costruzione ce li metteva il privato”. “Ma questo è assurdo”, aggiunge, “Perché quella che Cala del Forte stava costruendo era un’opera pubblica su bene demaniale, che avrebbe avuto in concessione solo per un tot di anni”. “E lì dentro vi erano la Marvon, i Pellegrino, i D’Agostino”, elenca abbondanza, “Quelli già beccati dalla DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Torino nel porto di Imperia, già infiltrati nei lavori delle olimpiadi invernali”.

“Il consiglio di stato poi fa una cosa molto interessante”, continua Abbondanza, “Fa intersecare la vicenda penale con la procedura di scioglimento del comune, quando la misura di prevenzione dello scioglimento di un ente locale è e deve essere slegata totalmente. Sono cose diverse: l’indagine sui cui si basa lo scioglimento del comune è un indagine su atti”. Civitas e Marvon passano sotto la lente di Christian Abbondanza, che analizza tutti i lavori affidati alla Marvon dalla stessa Civitas dal 2008 al 2011. “810mila euro di lavori pubblici sono una fetta considerevole”, dice Abbondanza, “Ma qualcuno sta cercando di cancellarlo nella mente delle persone e questo si chiama revisionismo”. Il controllo sulla Civitas spettava al Consiglio Comunale, “che invece ha chiuso gli occhi sulla gestione e sull’affidamento dei lavori”, continua Abbondanza.

A questo punto interviene Marco Ballestra, che riporta una frase pronunciata dall’allora consigliere di opposizione Domenico De Leo: “Ben venga la municipalizzata Civitas che ci consente di raggirare il patto di stabilità”.

In conclusione, stando a quanto dichiara Abbondanza, ci sono elementi inconfutabili che dimostrano “un chiaro sviamento dell’attività della Civitas e quindi del comune di Ventimiglia”, dice, “E allora il Consiglio di Stato non può dire che va bene così, altrimenti significa che qualcosa non funziona al suo interno o che qualcuno ha fatto pressioni”.