Sensazioni e fluidi positivi a MediTiamo Sanremo con la meditazione Sahaja Yoga

22 marzo 2016 | 08:55
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Sensazioni e fluidi positivi a MediTiamo Sanremo con la meditazione Sahaja Yoga
Sensazioni e fluidi positivi a MediTiamo Sanremo con la meditazione Sahaja Yoga
Sensazioni e fluidi positivi a MediTiamo Sanremo con la meditazione Sahaja Yoga
Sensazioni e fluidi positivi a MediTiamo Sanremo con la meditazione Sahaja Yoga
Sensazioni e fluidi positivi a MediTiamo Sanremo con la meditazione Sahaja Yoga

Frescura alle mani e sensazioni benefiche in tutto il corpo. Questa è stata l’esperienza collettiva tra i presenti a MediTiamo Sanremo nella Giornata Mondiale della Pace Interiore

Sanremo. Frescura alle mani e sensazioni benefiche in tutto il corpo. Questa è stata l’esperienza collettiva tra i presenti a MediTiamo Sanremo che, nella Giornata Mondiale della Pace Interiore in contemporanea con altre città, ha permesso ai presenti di sperimentare le tecniche di Sahaja Yoga, metodo di meditazione introdotto da Shri Mataji Nirmala Devi nel 1970.

Accompagnati dalle musiche indiane di Ruslan Pashynskyi, con alcuni movimenti specifici il Dottor Anatoli Sestov e Antonietta Avallone, insieme ad un folto gruppo di volontari già esperti, hanno insegnato come sollecitare “quell’energia che tutti abbiamo e che si chiamaKundalini. Tale energia è avvolta a spirale intorno all’asse centrale, sacrum o osso sacro. Quando viene risvegliata, sale lungo il canale centrale arrivando fino alla testa (fontanella)“.

Un percorso in cui l’energia scorre attraverso i Chakra, purificandone tutti e 7 centri. Ciascun Chakra si riflette, infatti, a sotto plessi che influenzano i nostri organi. Nel primo Chakra è racchiusa l’innocenza, qualità più bella e pura. Nel secondo c’è la creatività, che sviluppa ogni nostra dote. Il terzo la soddisfazione, quella che da’ serenità e appagamento. Il cuore si trova nel quarto Chakra che è dunque sede dello spirito e anche del coraggio (quello che ti fa diventare maestro di forza e sicurezza di te stesso). Nel quinto troviamo la comunicazione, che ci permette di esprimerci con gli altri, mentre il sesto è quello del perdono (quello che tiene lontano il rancore che poi si riversa sempre su di noi e il nostro stato d’animo). Infine, l’ultimo, quello dell’integrazione, posto sulla testa a completamento di tutto il sistema.

Un’armonia del proprio corpo ma anche del proprio spirito. Un equilibrio che si fonde con l’equilibrio di ciò che ci circonda, permettendoci di scoprire il nostro vero .

Un procedimento oggi diffuso in oltre cento Paesi del mondo e praticato da decine di migliaia di persone tantoche, dal 2010, il Centro Unesco per la Pace ha scelto come partner ufficiale la meditazione Sahaja Yoga come supporto alla diffusione della pace mondiale, grazie ai comprovati benefici di salute, sia fisica che mentale, che la tale pratica apporta all’individuo. In Italia Sahaja Yoga viene proposta in vari ambiti: scuole, aziende, carceri, università ed ambienti sportivi.

All’evento seguiranno quattro incontri di approfondimento – anch’essi gratuiti – che si terranno presso la Sala Melograno, in Via Marsaglia, a partire da venerdì 1 aprile e successivamente l’8, il 15 e il 22 aprile alle ore 20.30. (rif Antonietta Avallone, 328 2638575).