“Se distruggiamo il creato, il creato ci distruggerà”. L’insegnamento di Papa Francesco che promuove l’amore per la natura

12 marzo 2016 | 14:24
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“Se distruggiamo il creato, il creato ci distruggerà”. L’insegnamento di Papa Francesco che promuove l’amore per la natura

“Gli occhi illuminati dallo Spirito si aprono alla contemplazione della natura: nella grandiosità del cosmo, ogni cosa ci parla di lui, del suo amore”

Ventimiglia. “Se distruggiamo il creato, il creato ci distruggerà”. Con queste parole, pronunciate durante un’udienza generale in piazza San Pietro, Papa Francesco ha spiegato ai fedeli l’importanza della natura e, di conseguenza, l’amore che gli uomini devono dimostrare nei confronti di essa.
“C’è il rischio di considerarci padroni del creato”, aveva dichiarato Bergoglio, “Ma il creato non è una proprietà di cui possiamo spadroneggiare a nostro piacimento, né tanto meno è proprietà di alcuni, solo di pochi, il creato è un dono meraviglioso datoci per tutti, perché lo usiamo per tutti sempre con grande rispetto e gratitudine”.

Parole, quelle del Papa – che ha scelto di portare il nome del più umile dei santi, Francesco – che stridono non poco con quanto accaduto nella parrocchia di San Secondo. Qui, nella mattinata di oggi, sono stati abbattuti cinque tigli, “colpevoli” di sporcare la piazza con i loro fiori e frutti.

“Quando si parla di scienza – ha detto ancora Bergoglio – il pensiero va immediatamente alla capacità dell’uomo di conoscere sempre meglio la realtà che lo circonda, e di scoprire le leggi che regolano la natura dell’universo. La scienza dallo Spirito Santo non si limita alla conoscenza umana, è dono speciale che ci porta a conoscere dal creato la grandezza di Dio e la sua relazione profonda con ogni creatura. Gli occhi illuminati dallo Spirito si aprono alla contemplazione della natura: nella grandiosità del cosmo, ogni cosa ci parla di lui, del suo amore”. Quindi anche i tigli.