Morte di Bruno Barbaro, il ricordo di Mauro Laura

26 marzo 2016 | 18:43
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Morte di Bruno Barbaro, il ricordo di Mauro Laura

Sanremo. Quando Bruno si occupava di qualche problema potevi essere certo che lo avrebbe risolto, perché quel tuo problema diventava il suo problema. Quasi te lo sottraeva. Un po’ lo scippava, ma ti rassicurava. Poteva disturbare, a volte, quel modo totalizzante di agire perché  con lui non c’erano momenti di pausa e di distrazione. Serpeggiava in noi la “disperazione ” e le battute ridanciane nelle sere e notti a discutere per migliorare una virgola di un articolo di contratto o di un  concetto politico, ma non era comunque mai ora di andare a casa. Perché  tutto era  indispensabile,  tutto andava analizzato e scandagliato  fino allo sfinimento.
Allo sfinimento totale di tutti, salvo lui. Bruno è  stato un muro invalicabile, in anni bui, per certi malaffari. Un muro a cui molti di noi si sono sentiti protetti e spalleggiati. La qualità più  evidente oltre alla  costanza che era sua propria, era di certo il coraggio: il coraggio, negli “anni di piombo”, di stare dalla parte degli onesti. Cosa tutt’altro che facile. Conoscendolo e frequentandolo  ci ha anche fatti incazzare, perché ci sollecitava e  spronava, non dava tregua. Ma questo era Bruno. A Manu e Franci e alla Tota dico che devono essere orgogliosi di averlo avuto come papà e come compagno di vita. A chi, come me, lo ha avuto al fianco ma pure quando le idee erano differenti rimane nello zaino della vita un portafoglio di riflessioni e ragionamenti. Bruno era tutto questo è tante altre cose., Ed era anche chi ti telefona perché  sa che sei in un brutto momento. Era questo Bruno.
Il saluto a Bruno Barbaro con un sorriso e con rispetto per una persona ” diritta” è un dovere pubblico.
Ricordarmi di lui oggi, personalmente,  è una malinconia triste.
Mauro Laura