L’orgoglio del Ventimiglia non basta, il Cassano passa al Palaroya

21 marzo 2016 | 10:29
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L’orgoglio del Ventimiglia non basta, il Cassano passa al Palaroya

Bella prestazione della Pallamano Ventimiglia che tiene sotto scacco il Cassano, malgrado le numerose assenze. I ponentini si lamentano di una direzione di gara non all’altezza

Ventimiglia. Una partita da alta classifica, quella disputata al Palaroya di Roverino sabato sera tra il Cassano Magnago e la Pallamano Ventimiglia. L’incontro di “Poule Promozione”, non ha disatteso le aspettative del pubblico presente e le due squadre hanno offerto un bello spettacolo agli appassionati venuti ad assistere ad una partita di alta classifica.

Da una parte il Cassano, con un gioco consolidato e ricco di giovani talenti, dall’altra il Ventimiglia che ha attuato una difesa evoluta che ha messo in serio imbarazzo i lombardi. Le due squadre si sono affrontate con vigore e determinazione, in un incontro tra le migliori del campionato e ciò che tutti si aspettano.

Il primo tempo è stato favorevole al Ventimiglia, che lo ha concluso in vantaggio per 12-11, con un gioco esemplare specialmente caratterizzato da una difesa alta e sempre pronta alla dissuasione; per contro il Cassano a mostrato i muscoli.

Il primo tempo è stato ben diretto dalla coppia di arbitri; il secondo tempo ha visto una direzione altamente insufficiente ed incoerente con quello che si era visto durante la prima metà di gara. Il Cassano alla fine interpretava meglio ciò che in campo stava accadendo e si aggiudicava l’incontro con il punteggio di 28-22.

Queste le dichiarazioni del General manager Pippo Malatino a fine gara: “Siamo dispiaciuti perché la Pallamano, che noi amiamo e che cerchiamo di apprendere ai nostri giovani, inspirandoci agli insegnamenti dei nostri amici vicini francesi, i primi nel Mondo per risultati, non è apprezzata, non dai nostri rivali in campo che spesso si complimentano con noi, ma da coloro che dovrebbero garantire il gioco ed apprezzarne le qualità.

Il problema dei direttori di gara è grave in italia, senza un’adeguata preparazione di chi dirige gli incontri, il livello tecnico del nostro sport, non progredirà mai !

Nelle nostre file, noi schieriamo Charden M’Bouta, giocatore Franco Congolese, nazionale e capitano della squadra africana, uno dei migliori giocatori delle Alpi Marittime, dal passato glorioso e legato a noi da profonda amicizia e stima, che ci siamo conquistati nel corso degli anni, a causa della nostra partecipazione ai Campionati giovanili francesi, dove il nostro stile e le modalità di formazione dei nostri giovani sono molto apprezzate.

Il nostro capitano, che ha disputato in Francia 19 campionati da professionista anche in prima divisione e che da due anni ci allieta onora della sua presenza, constata la sua immensa amarezza nel vedere che ad ogni partita i suoi sforzi vengono annullati più che dagli interventi fallosi degli avversari che cercano di fare del loro meglio, dalla visione miope ed a volte faziosa di direttori di gara incompetenti, che non garantiscono i valori tecnici, favorendo interventi violenti ed a volte antisportivi; ripeto, non ce l’abbiamo con i nostri avversari, la Pallamano è uno sport da uomini, ma i valori tecnici, devono essere preservati dagli arbitri e questo da noi non avviene mai.

Ogni settimana numerosi amici francesi, vengono a vedere i nostri incontri; credetemi, i nostri arbitri, sfiorano il ridicolo; presuntuosi ed incompetenti, secondo loro. Ora se vogliamo contestare anche la competenza di persone che conoscono a fondo questo sport, e decidere di chiudersi nella nostra presunzione e continuare ad affondare, può essere una scelta estrema di un movimento in piena depressione psicologica, ma se vogliamo veramente cambiare, dobbiamo assolutamente prender in seria considerazione il problema.

A Ventimiglia da qualche anno, abbiamo rivolto le nostre attenzioni alla formazione dei giovani arbitri ed insieme agli amici francesi del progetto “Levant 06”, proviamo a formare i nostri giovani alla direzione delle gare, dovendo avere per obbligo, nello svolgimento dei campionati giovanili, sempre coppie arbitrali per dirigere gli incontri interni.

Sarebbe così difficile riproporre la stessa cosa in Italia, basta copiare e basta far capire che chi arbitra ha il dovere di formarsi bene ed almeno guardare degli incontri di altri campionati, se non hanno tempo e voglia di formarsi in maniera differente, Il nostro sport non merita questa umiliazione, il nostro sport deve essere preservato ed ogni componente deve assolutamente prendersi delle responsabilità.”

Di seguito il tabellino dell’incontro:

Pallmano Ventimiglia – Cassano magnago 22-28 (p.t. 12-11)