Leggera ripresa dell’economia imperiese, ma non calano i disoccupati

27 marzo 2016 | 14:08
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Leggera ripresa dell’economia imperiese, ma non calano i disoccupati

In Riviera non si riesce a scendere sotto la soglia del 10 per cento

Imperia. Leggera ripresa nell’economia provinciale, ma la crisi morde ancora. Analizzando i dati elaborati da Unioncamere emerge che Imperia si conferma il comprensorio ligure con il tasso di disoccupazione giovanile più alto, il 53,9 per cento, addirittura con un’impennata nell’anno che è appena trascorso. Un dato che indica come questa non sia decisamente una “provincia per giovani”.

Ma c’è una notizia tutto sommato positiva: il mercato del lavoro in generale appare in leggera ripresa. Nel 2015 gli occupati risultavano 612 mila, 12 mila in più rispetto all’anno precedente, con un tasso che si attesta al 62,4 per cento (l’aumento è di 1,7 punti). In questa graduatoria l’Imperiese fa registrare il 60.9% ( Savona fa meglio con 61,5), che è il dato più basso fra tutte le province della nostra regione, ma è pur sempre un passo in avanti rispetto allo sconfortante 58,9 del 2014. I lavoratori ammontano a 83 mila addetti, mille in più rispetto all’anno prima.

Altri dati da segnalare. Nell’arco di dodici mesi i disoccupati liguri sono calati del 15 per cento, da 73 mila e 62 mila unità, passando dal 10,8 al 9,2 per cento sul totale. Ma se la regione non fa più registrare un tasso a due cifre la provincia di Imperia non riesce a scendere sotto la soglia del 10 per cento: passa da 13,8 a 11, con 10 mila senza impiego.

Il tasso di disoccupazione giovanile, cioè nell’arco d’età che va dai 15 ai 24 anni, in Liguria diminuisce di ben dieci punti percentuali, scendendo dal 45% al 34,5% e posizionandosi ben al di sotto della media nazionale (40,3%). Fra le province però la maglia nera spetta ancora una volta a Imperia è in vetta con il 53,9%, con un preoccupante incremento del 10,1 rispetto al 2014, seguita da Genova con il 36,2% (12,4 punti in meno), La Spezia con il 29,4% (10,1 in meno) e infine Savona, dove si registra il dato più basso (22,0% contro 40,6% del 2014).