La battaglia di Emma chiude la rassegna “Dal testo alla scena”

17 marzo 2016 | 12:53
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La battaglia di Emma chiude la rassegna “Dal testo alla scena”

Venerdì 18 marzo, ultimo appuntamento della rassegna a cura del Teatro dell’Archivolto che l’Assessorato alla Cultura – Biblioteca civica ha proposto ai ragazzi delle scuole

Sanremo. Termina domani (venerdì 18 marzo) con “La battaglia di Emma” la rassegna teatrale “Dal testo alla scena” a cura del Teatro dell’Archivolto che l’Assessorato alla Cultura – Biblioteca civica ha proposto ai ragazzi delle scuole di Sanremo.

Domani mattina, alle 10.30, al Teatro del Casinò, la compagnia teatrale Mattioli porterà in scena “un piccolo viaggio, poetico e divertente, nel mondo del conflitto, a uso di piccole donne e piccoli uomini, perché siano protagonisti nel futuro di stupefacenti mondi di pace e di preservazione delle risorse ambientali”.

Emma, cuoca del re, si ribella alla guerra. Il tavolo della cucina diventa il palcoscenico della storia della vicenda di due popoli: i Giallotti e i Verdolini che inizialmente vivono in accordo e che poi sono indotti a distruggersi reciprocamente per il possesso di una fonte.

Nella storia s’insinua “la Maga Tubazza” che, con il suo animo inquinato, si appresta ad inquinare gli animi altrui: la maga, bella ma priva della capacità d’ascolto, non può tollerare che due popoli convivano, in armonia, senza confini e vendette e condividano le ricchezze della terra.

Emma Giallotti, cuoca del re, non solo narra ma rivive le emozioni della tragedia: l’amore negato fra due bambini che si erige a simbolo della crudeltà della separazione fra gli adulti, l’esaltazione folle e irrazionale della guerra, la frustrazione amara ed inconsolabile per i suoi danni e delitti.

Le materie e gli strumenti del suo lavoro si animano, mischiandosi, azzuffandosi, dividendosi e riconciliandosi con poesia, amore e rabbia, facendo della cuoca Emma una testimone irridente e passionale, capace anche di realizzare una storia divertente delle follie e della stupidità umana. Una storia che arriva, proprio perché ben cucinata, alle corde della pancia.