Il richiamo di Borghetti alla pace nella sua omelia nel giorno di Pasqua

In “missione pastorale” nella concattedrale a Imperia Porto Maurizio
Imperia. “La cultura della Risurrezione, prodotta da uomini sensibili alla Risurrezione, incendia il mondo di una vitalità nuova. Cristo è morto e risorto una volta per sempre e per tutti”. In richiamo forte alla pace e all’amore tra gli uomini quello annunciato durante la sua omelia dal vescovo coadiutore Guglielmo Borghetti che questa mattina ha celebrato la messa solenne di Pasqua nella concattedrale di Imperia Porto Maurizio insieme a don Luca Gabriel e a don Ivo Raimondo, vicario generale della Diocesi di Albenga e Imperia e parroco del Duomo.
Il presule di Avenza, nella sua omelia, ha evidenziato il racconto della “Pietra del Sepolcro” facendo riflettere i presenti sulla Misericordia Divina in un momento di grande turbolenza: “La violenza, il terrorismo, la criminalità nelle nostre strade, i grandi conflitti bellici e le grandi tensioni internazionali, ma anche le sfide sulla custodia del creato e della vita umana e i giovani”. Un forte richiamo, ma anche un appello ad essere più ottimisti. “Accogliamo la grazia della Risurrezione di Cristo! Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio, lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita e diventiamo strumenti di questa misericordia”, sono le parole del presule toscano. Al termine della celebrazione eucaristica don Ivo Raimondo ha voluto ringraziare il vescovo coadiutore per la sua partecipazione alla solennità pasquale.