Fiorello incanta l’Ariston, divertimento allo stato puro

12 marzo 2016 | 07:38
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Fiorello incanta l’Ariston, divertimento allo stato puro

Lo show man racconta aneddoti e curiosità tra musica e luci

Sanremo. Mai scontato, neppure banale. Tante risate e ricordi di un ragazzo siciliano diventato grande che ha girato il mondo soggiornando in alberghi che “gli hanno lasciato ricordi esilaranti” come al Royal dove è ospite in questi giorni. Uno show divertente tanto da lasciare il sorriso per ore anche all’uscita dell’Ariston dove ieri sera è andato in scena “L’Ora del Rosario”, il nuovo spettacolo di Fiorello. E per quel titolo trovato dall’ex principe del karaoke un motivo c’è. “Fiore” inizia il suo show non dal palco, ma dalla platea del cinema-teatro sanremese indossando i panni di un pretone scalmanato e vociante che gira tra il pubblico prendendolo anche in giro.  Una grande festa popolare di piazza che finisce dentro un teatro con Fiorello sempre al centro della scena che ripropone pezzi storici, ma che sforna anche nuovissime situazioni facendo promozione anche a Sanremo con la sua pista ciclabile che ha percorso in bici, il suo centro storico e il Festival di Sanremo. Spiritose le tirate di Fiorello sui telefonini, su Internet, ma anche sui malanni fisici, o addirittura sulla morte (con relativi testamenti fatti col pubblico).

Intrattenimento puro quello andato in scena all’Ariston, sempre in presa diretta col pubblico, con rimarchevoli richiami appunto a Sanremo, alla sua gente e naturalmente al Festival. Fiorello è capace di proporre (addirittura innovandoli) gesti e gergalità della gente di tutti i giorni. Il risultato è a dir poco esilarante con il pubblico che letteralmente piange dal ridere. Uno spettacolo scintillante fatto di luci e suoni in palcoscenico  con i semoventi quattro elementi dell’orchestra (diretta da Enrico “vegano” Cremonesi) che fanno da cornice perfetta all’one man show. Due ore davvero divertenti anche quando Fiore lascia spazio agli stacchi dei Gemelli di Guidonia, simpatico trio di vocalist, canterini spiritosi in fumo di Londra.

Quello messo in scena è uno spettacolo fatto anche di “riproduzioni” di cantanti, personaggi e tipi immortali dall’antico repertorio: Vasco Rossi, Ramazzotti, Ligabue, Venditti (li fa contemporaneamente!), più Jimmy Fontana, Tiziano Ferro ed altri. In video e in voce Fiorello ha duettato prima con Mina, poi con Toni Renis da La Vegas, ma non si è sottratto da incursioni buffissime nella lirica, con la sua voce-vociona che mascherava parolacce sotto il gramelot incomprensibile dell’opera.

Prima dello show (questa sera il bis alle 21 sempre all’Ariston) Fiorello ha girato per Sanremo per un paio di giorni, incontrando facce e suoni locali, riprendendo scenette e tipi buffi. Fiorello già conosceva Sanremo dove nel 1995 aveva partecipato anche come concorrente alla kermesse canora. Inevitabile il ricordo di Pippo Baudo e Mike Bongiorno (si è fatto pure un selfie con la statua sistemata in viale Matteotti).