Edilizia e sismica: Comuni della Provincia di Imperia classificati in modo errato

10 marzo 2016 | 13:12
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Edilizia e sismica: Comuni della Provincia di Imperia classificati in modo errato
Edilizia e sismica: Comuni della Provincia di Imperia classificati in modo errato
Edilizia e sismica: Comuni della Provincia di Imperia classificati in modo errato
Edilizia e sismica: Comuni della Provincia di Imperia classificati in modo errato
Edilizia e sismica: Comuni della Provincia di Imperia classificati in modo errato

Stato e Regione, due pesi due misure: un ginepraio che sta portando la Provincia a farsi fagocitare da una mole di lavoro insostenibile mentre il comparto edilizio, già in sofferenza, rischia la paralisi

Provincia di Imperia. Stato e Regione ancora una volta lavorano ognuno su binari a se stanti. L’ultima dimostrazione sono i 35 Comuni liguri classificati in modo errato in materia sismica. Un pasticciaccio in cui sono coinvolti, oltre a diversi Comune spezzini, molti Comuni della Provincia di Imperia portati dal rischio “3”, fissato nel 2010 dalla normativa statale che in una suddivisione ha mappato tutto il territorio nazionale, al rischio “2” di una diversa catalogazione concepita, invece, nel 2012 dalla Regione Liguria che, cozzando con le dirette nazionali le sta, di fatto, sostituendo con le proprie.

Nell’immagine a corredo, fornita come gli altri dati dall’Ordine Ingegneri Liguria, è possibile notare com’è cambiata la classificazione. Un vero ginepraio che sta portando la Provincia di Imperia a farsi fagocitare da una mole di lavoro insostenibile mentre un comparto edilizio, già in sofferenza, rischia la paralisi.

A sottolinearlo, dopo la bufera fatta esplodere dall’Ordine degli Ingegneri della Liguria, il Dottor Gianni Rolando, per 15 anni Presidente Nazionale dell’Ordine degli Ingegneri dopo aver rivestito il ruolo di Presidente degli Ordini degli Ingegneri della Provincia di Imperia, passato così al Dottor Domenico Pino.

Proprio a Rolando si deve, infatti, la Legge 1362 con cui, nel 2010, si classificavano i Comuni, compresi ovviamente quelli della Provincia di Imperia, in base alla normativa già in essere a livello nazionale: grazie ad una piccola tolleranza consentita, praticamente tutti i Comuni del nostro comprensorio erano considerati in zona “3” delle 4 categorie: la 1 a più alta e la 4 a più bassa sismicità. Nella zona 2 (medio-alta, e quindi elevata) i progetti edilizi devono essere preventivamente autorizzati in base alle norme antisismiche. Lo spartiacque con la zona 3, che non necessita di autorizzazione, è un valore di picco di accelerazione al suolo di 0,15 g, con una tolleranza di 0,025 g. Se questo valore viene superato si passa in zona 2 (fino a 0,25 g). Il valore di picco dell’accelerazione al suolo nella zona 1 è maggiore a 0,25 g, mentre quello della zona 4 (bassa sismicità) è inferiore a 0,05 g.

Adesso, con l’attuale applicazione della normativa regionale, – spiega l’Ingegner Rolando anche i progetti che riguardano il nostro comprensorio oltre ad essere depositati in Provincia, necessitano di tale autorizzazione preventiva concessa, appunto da Uffici pubblici preposti”.

Certo, probabilmente in Regione si è legiferato nell’ottica di una maggiore prudenza ma “poiché nulla c’entra con il discorso sicurezza – che nella redazione del progetto mai viene sottovalutato –  un controllo che se per alcune situazioni è obbligatorio e indispensabile, in altre, in cui non è necessario, non fa altro che allungare i tempi in modo spaventoso cosicché le Province, ormai sotto organico, fisicamente sono impossibilitate a smaltire il carico di questa situazione”. 

Risultato? Una persona che solitamente dovrebbe aspettare solo alcuni giorni per avere l’ok all’inizio dei lavori, si trova ora alle prese con un iter di approvazione della pratica che, se tutta va bene, può durare anche parecchi mesi con oneri ulteriori da sostenere per le istruttorie.

Ma non è tutto poiché, come denuncia il Dottor Pino, pare che questa faccenda stia producendo cittadini di serie a e cittadini di serie b. Per capirlo basta leggere questo elenco che racconta i

Valori e le differenze Comune per Comune (Provincia di Imperia -Zona 3s – D.G.R. N. 1362 Del 19/11/2010):

Airole – ag 0.1409 – Aut. Sismica Preventiva (NTC2008) (L.R. 29/1983): no

Apricale – 0.1522 – no (nonostante ag sia sup. a Ospedaletti dove è richiesta)

Aurigo 0.1579 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Badalucco – 0.1603 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Bajardo – 0.1589 – no (nonostante ag sia sup. a Ceriana dove è richiesta)

Bordighera – 0.1295 – no

Borgomaro – 0.1565 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Camporosso – 0.1357 – no

Caravonica – 0.1557 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Carpasio – 0.1596 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Castellaro – 0.1551 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Castel Vittorio – 0.1593 – no (nonostante ag sia sup. a Ospedaletti dove è richiesta)

Ceriana – 0.1568 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Cervo – 0.1426 – no

Cesio – 0.1510 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Chiusanico – 0.1558 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Chiusavecchia – 0.1560 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Cipressa – 0.1480 – si (nonostante ag sia minore del limite max della zona 3)

Civezza – 0.1517 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Costarainera – 0.1501 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Diano Arentino – 0.1518 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Diano Castello – 0.1498 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Diano Marina – 0.1427 – no

Diano San Pietro – 0.1504 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Dolceacqua – 0.1474 – no

Dolcedo – 0.1566 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Imperia – 0.1454 si (nonostante ag sia < del limite max della zona 3)

Isolabona – 0.1503 – no (nonostante ag sia sup. a Ospedaletti dove è richiesta)

Lucinasco – 0.1563 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Molini Di Triora – 0.1602 – no (nonostante ag sia = a Badalucco dove è richiesta)

Montalto Ligure – 0.1605 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Olivetta S. Michele – 0.1375 – no

Ospedaletti – 0.1407 – si (nonostante ag sia < del limite max della zona 3)

Perinaldo – 0.1525 – no (nonostante ag sia sup. a Ospedaletti dove è richiesta)

Pietrabruna – 0.1555 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Pigna – 0.1597 – no (nonostante ag sia sup. a Ospedaletti dove è richiesta)

Pompeiana – 0.1538 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Pontedassio – 0.1529 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Prela’ – 0.1570 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Rezzo – 0.1530 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Riva Ligure – 0.1479 – si (nonostante ag < ag max della zona 3)

Rocchetta Nervina – 0.1525 – no (nonostante ag sia sup. a Ospedaletti dove è richiesta)

  1. Bartolomeoal Mare – 0.1435 – no
  2. Biagio della Cima – 0.1376 – no
  3. Lorenzo al Mare – 0.1437 – si (nonostante ag sia minore del limite max della zona 3)

Sanremo – 0.1453 – si (nonostante ag sia minore del limite max della zona 3)

  1. Stefano al Mare – 0.1469 – si (nonostante ag sia minore del limite max della zona 3)

Seborga – 0.1439 – no

Soldano – 0.1431 – no

Taggia – 0.1552 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Terzorio – 0.1537 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Triora – 0.1603 – no (nonostante ag sia = a Badalucco dove è richiesta)

Vallebona – 0.1365 – no

Vallecrosia – 0.1239 – no

Vasia – 0.1569 – si (ma rientra nei valori di tolleranza della zona 3)

Ventimiglia – 0.1286 – no

Villa Faraldi – 0.1473 – No

Provincia di Imperia – Zona 3 (D.G.R. N. 1362 del 19/11/2010)

Aquila di Arroscia – 0.1338 – no

Armo – 0.1378 – no

Borgh. di Arroscia – 0.1459 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Cosio di Arroscia – 0.1433 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Mendatica – 0.1442 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Monteg. Pian Latte – 0.1451 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Pieve di Teco – 0.1491 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Pornassio – 0.1419 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Ranzo – 0.1378 – no

Vessalico – 0.1481 – no (nonostante ag sia sup. a Imperia dove è richiesta)

Visto quanto sopra, spiega Pino: “Comuni tra loro confinanti e facenti parte dello stesso territorio come Badalucco, Montalto Ligure, Molini di Triora, Triora che partendo dal mare costituiscono la Valle Argentina, presentano delle accelerazioni ag pressoché identiche, sono categorizzati in zona 3S, ma solo due (Badalucco e Montalto) sono soggetti ad esame preventivo. Ancora Imperia, Chiusavecchia, Chiusanico, Pontedassio e Pieve di Teco, che si susseguono lungo la Valle Impero, hanno accelerazioni ag simili, ma vengono suddivise tra zone 3S e zona 3 (Pieve di Teco) e solo per Imperia si richiede l’autorizzazione sismica preventiva(si noti che fra quelli citati è il Comune con ag minore)”.

La volontà di lavorare su un fronte comune, da parte di Provincia e Ingegneri pare ci sia. Al momento sono attive Commissioni in aiuto al dirigente (comunque responsabile) ma, ovviamente non è la panacea.

La soluzione ottimale auspicata dal Dottor Rolando, congiuntamente col Presidente della Federazione Ingegneri Paolo Caruana, resta, infatti, la bonifica e la rizonalizzazione della mappa, questa volta armonizzando la Legge 50/2012 con le disposizioni nazionali. Nel frattempo, l’ideale sarebbe anche metter mano all’elenco in materia di “Interventi di minor rilevanza ai fini sismici che assolvono alla funzione di limitata importanza statica” ampliandone le voci. Questo snellirebbe di parecchio le pratiche”.