Consiglio Comunale, Lorenzi e De Vincenzi: “Non un altro tradimento”

Considerazioni dei Consiglieri di Bordighera su uno degli argomenti che verranno discussi in Consiglio Comunale questa sera: l’arrivo di seconde case nell’ambito dell’ex-Casa di Riposo in Piazza Padre Giacomo Viale
Bordighera Alta. Nel Consiglio Comunale del 2 Marzo 2016, si discuterà sull’argomento che fa temere l’arrivo di seconde case nell’ambito dell’ex-Casa di Riposo in Piazza Padre Giacomo Viale a Bordighera Alta.
Ecco alcune considerazioni dei Consiglieri di Bordighera, Mara Lorenzi e Luca De Vincenzi, su uno degli argomenti che verranno discussi in Consiglio Comunale questa sera: “L’Amministrazione ha scelto ancora una volta di ignorare il contesto in cui le decisioni per il Centro Storico devono essere prese. Si prepara così un secondo pesante tradimento di Bordighera Alta. Il primo dura da molti anni, nella misura in cui si è fatto così poco per valorizzarla.
Quasi esattamente 18 anni orsono, il Centro Storico acquisiva, attraverso delibera del Consiglio Comunale del 25 marzo 1998 uno strumento di rinnovo con grande potenziale: un Programma Organico di Intervento (POI).
Il concetto che ispira i POI dei Centri Storici è di servire l’interesse pubblico. La legge della Regione Liguria dice che nei POI le azioni pubbliche edilizie, attivate dal Comune o dall’Agenzia Regionale Territoriale per l’Edilizia (ARTE), sono volte a migliorare il patrimonio abitativo pubblico, e ad incrementarlo attraverso il cambio di destinazione d’uso di immobili comunali in disuso.
Tutto ciò faceva sperare meccanismi di ripopolamento e rivitalizzazione del Centro Storico: approntare prime case a prezzi facilitati è un meccanismo per attirare i giovani e dar loro la sicurezza per iniziare una famiglia. Rifioriscono i piccoli commerci, c’e’ nuova vita e una nuova cultura.
Passarono invece anni di silenzio e di inerzia (sappiamo di una sola richiesta di finanziamenti del Comune e dell’ARTE alla Regione Liguria nel 2002, che non ebbe successo); ed ora l’ARTE ha nuovi piani. Desidera realizzare capitali, e nel 2015 ha chiesto di poter destinare la parte di sua proprietà dell’ex Casa di Riposo San Giuseppe ad Edilizia Residenziale Libera, non più Pubblica.
L’Amministrazione di Bordighera ha accettato senza contraddittorio, apparentemente soddisfatta di notare che l’attributo “Pubblica” non era comunque presente in alcuni documenti chiave della vicenda. In Consiglio Comunale facemmo notare che se l’ARTE veniva meno con tale richiesta alla sua missione e agli impegni presi con Bordighera, il Comune – volendolo – aveva tuttavia la prerogativa di imporre limiti e scelte al tipo di Edilizia Residenziale, tali da mantenere la finalità di utilità pubblica che aveva ispirato il POI.
Il pericolo di snaturare la finalità del POI continua con la richiesta da discutere nel Consiglio Comunale del 2 Marzo. La società immobiliare CDP, che vuole ristrutturare e costruire residenze nella porzione della ex-casa di Riposo di cui è proprietaria chiede che venga riconosciuto che il progetto è conforme al contenuto del POI, e quindi non si configura come variante al PRG.
I funzionari della Regione in sede di Conferenza dei Servizi Referente del 10 Novembre 2015 non erano d’accordo con la posizione della Società CDP. Ma l’Amministrazione Pallanca intende avallare le Osservazioni della Società.
Non si può condividere che il Centro Storico venga usato per nuove seconde case. Grazie alle seconde case, interi quartieri di Bordighera sono deserti. L’Amministrazione dovrebbe (e potrebbe) far sue le finalità del POI incoraggiando – anche con facilitazioni pratiche – ARTE e CDP a favorire certi acquirenti, certe scelte da prime case per giovani, a ostelli per giovani e meno giovani, a residenze “protette” e “servite” per gli anziani quali quelle inaugurate in questi giorni dalla Cooperativa Eureka in Lombardia. Il ruolo degli Amministratori è di vedere i bisogni e lavorare creativamente alle soluzioni.
I bisogni del Centro Storico di Bordighera sono palesi. E’ anche palese che la soluzione non verrà dalle seconde case”.