Calano i ricorsi al Tar nel 2015, “Liguria isola felice”

Inaugurato anno giudiziario, 3838 ricorsi pendenti a fine 2015
Genova. “La Liguria per la giustizia amministrativa e’ un’isola felice, non siamo oberati dal peso del contenzioso arretrato”. Lo ha sottolineato Giuseppe Daniele, presidente del Tribunale amministrativo della Liguria, all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar ligure oggi a Genova. In Liguria sono scesi da 4.038 del 2014 a 3.838 del 2015 i ricorsi pendenti, rispetto ai 24.390 del 2007, con una notevole riduzione dell’arretrato. I nuovi ricorsi presentati lo scorso anno sono stati 1.148, in diminuzione del 17 per cento rispetto al 2014.
“Negli ultimi anni si e’ verificata una positiva inversione di tendenza a livello nazionale – ha detto Daniele -. Innovazioni normative mirate ad una maggiore speditezza e l’utilizzo degli strumenti informatici hanno consentito nell’ultimo quadriennio in Italia il dimezzamento dell’arretrato in primo grado, i ricorsi sono passati da 441.496 al 31 dicembre 2011 a 241.865 al 31 dicembre 2015”.
E ancora: “le critiche alla giurisdizione amministrativa, rea di apporre ‘lacci e laccioli’ all’iniziativa economica, sono frutto di una non adeguata conoscenza dell’attivita’ amministrativa. Gli studiosi e gli operatori del diritto piu’ avveduti sono concordi nel ritenere che i ‘lacci e laccioli’ alle attivita’ economiche sono dovuti principalmente all’abnorme produzione normativa del nostro ordinamento, una congerie alluvionale di disposizioni spesso di scarsa chiarezza, non facile interpretazione, che mette in continua difficolta’ cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni”.
Lo ha detto il presidente del Tar Liguria, Giuseppe Daniele, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario del tribunale amministrativo a Genova, rispondendo idealmente a “quegli esponenti politici che hanno sostenuto che se si abolissero i Tar e il Consiglio di Stato il nostro Pil avrebbe subito un cospicuo segno positivo”. Tra i settori quantitativamente piu’ rilevanti per i ricorsi al Tar Liguria nel 2015, il presidente ha ricordato l’edilizia e l’urbanistica (23% dei ricorsi depositati), le autorizzazioni e concessioni (7,8%), il pubblico impiego (6,4%), i provvedimenti concernenti gli stranieri (5%) e quelli riguardanti la sicurezza pubblica (3,6%).
“La flessione dei ricorsi sembra sia imputabile alla persistente, grave crisi economica e agli alti costi del contenzioso – ha spiegato il presidente del Tar Liguria – In notevole flessione anche i ricorsi negli appalti pubblici, anche per l’abnorme incremento dell’importo del contributo unificato, “tassa d’ingresso” che ha reso anti-economica l’instaurazione della lite”.
Daniele ha posto in evidenza anche la “rilevante flessione dei ricorsi proposti dai cittadini stranieri, riguardanti prevalentemente la materia dei permessi di soggiorno, piu’ che dimezzati (a fronte dei 149 del 2014 ne sono stati depositati 58 nel 2015)”. In diminuzione anche i ricorsi in materia di
edilizia e urbanistica (da 328 nel 2014 a 270 nel 2015), pubblico impiego (da 94 nel 2014 a 74 nel 2015) e commercio e artigianato (da 42 a 29). In leggero aumento, invece, i ricorsi in materia di autorizzazioni e concessioni (da 76 a 90), di autorita’ indipendenti (da 3 a 12) e di sicurezza pubblica (da 37 a 42).