Bordighera: “L’amministrazione è attenta all’arte in ogni sua forma. Marco Fusi ha strumentalizzato la vicenda”

18 marzo 2016 | 11:55
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Bordighera: “L’amministrazione è attenta all’arte in ogni sua forma. Marco Fusi ha strumentalizzato la vicenda”
Bordighera: “L’amministrazione è attenta all’arte in ogni sua forma. Marco Fusi ha strumentalizzato la vicenda”
Bordighera: “L’amministrazione è attenta all’arte in ogni sua forma. Marco Fusi ha strumentalizzato la vicenda”
Bordighera: “L’amministrazione è attenta all’arte in ogni sua forma. Marco Fusi ha strumentalizzato la vicenda”

Nella città delle palme da ieri non si discute di altro

Bordighera. “Il musicista Marco Fusi ha strumentalizzato la vicenda, affermando cose non proprio corrette”. Lo ha dichiarato il Sindaco Giacomo Pallanca che, questa mattina, ha voluto fare chiarezza in merito a quanto accaduto ieri, quando il clarinettista ha denunciato di esser stato vittima di un abuso da parte di un agente della municipale.

Nella città delle palme da ieri non si discute di altro: “Stavo provando l’acustica del sottopasso della stazione ferroviaria”, aveva dichiarato ai nostri microfoni Marco Fusi, “Quando sono stato multato per aver semplicemente esercitato un mio diritto”.

Ma Pallanca non ci sta a far passare la città che rappresenta come poco sensibile nei confronti dell’arte e, in particolare della musica: “Tutto si può dire, tranne che la mia Amministrazione non sia attenta all’arte in ogni sua forma”, ha dichiarato il Sindaco che, come primo atto del suo mandato, ha deciso di dare alla sua città un’orchestra sinfonica tutt’oggi esistente e di grande pregio. “Non è vero che il musicista è andato nel sottopassaggio per provare l’acustica: le cose non sono andate così – spiega – Altrimenti non avrebbe portato con sé delle casse, messo i suoi cd in esposizione per venderli e posizionato un contenitore per raccogliere le offerte dei passanti”.

“Inoltre le reazioni dell’uomo, alla richiesta dell’agente di polizia municipale di mostrare il permesso rilasciato dal Comune per svolgere la sua attività, sono state tutt’altro che bonarie”, aggiunge Pallanca, “Avrebbe potuto rispondere che non era a conoscenza del regolamento e che avrebbe provveduto a richiedere l’apposito permesso. In Comando glielo avrebbero di certo rilasciato”.

Invece non è andata così e ora, quanto accaduto, sta diventando un caso mediatico tanto che questa mattina, a Palazzo Garnier, c’era pure Mediaset. “Fusi ha fatto passare un messaggio sbagliato: quello di un’Amministrazione che tarpa le ali agli artisti. Ma non è così: sarei ben felice che ci fossero tanti artisti per le strade della città e che, con la loro musica, allietassero le nostre giornate, però ci sono delle regole e vanno rispettate”.

“Ha ragione l’artista a dire che gli è stata contestata la violazione ad un decreto desueto e ora non più esistente”, sottolinea il Comandante Attilio Satta, “Il nostro agente ha sbagliato ad applicare l’articolo, ma il senso del verbale non cambia: provvederò a modificarlo in autotutela, valutando quale tipo di reato contestare a Marco Fusi”.

Il decreto regio del 1931, infatti, non è più in vigore in quanto sorpassato da altri strumenti di legge. A questi si rifarà il comando di polizia locale per sanzionare il musicista: “Non è detto che la multa possa essere ancora più salata”, anticipa il Comandante.