Alla scuola secondaria di Primo grado “Dante Alighieri” il progetto “Finestre sul mondo”

Prevede diversi interventi di esperti esterni sul tema dell’educazione alla mondialità, all’intercultura e alla pace.
Sanremo. La scuola secondaria di Primo grado “Dante Alighieri” di Sanremo ha organizzato anche quest’anno, nell’ambito delle attività di Educazione alla Convivenza Civile, il progetto “Finestre sul mondo” che prevede diversi interventi di esperti esterni sul tema dell’educazione alla mondialità, all’intercultura e alla pace.
Le tematiche trattate dai docenti all’interno dei singoli programmi scolastici di geografia, religione, storia, per le classi terze, hanno previsto e prevedono diverse tappe di approfondimento, la prima delle quali si è svolta nel mese di febbraio con la rappresentazione teatrale “Compleanno Afghano” proposto dal Teatro dell’Albero di San Lorenzo al Mare realizzata presso il Salone parrocchiale di Baragallo, per proseguire la settimana scorsa con l’intervento del dottor Delministro dell’Associazione “Mappamondo” che ha trattato il tema dei conflitti in atto nel mondo, le cui cause non sempre vengono analizzate dai media nazionali e internazionali.
Dopo aver riflettuto sulla drammatica attualità di alcuni paesi e le conseguenze che ne derivano anche per quello che riguarda le migrazioni delle popolazioni coinvolte, gli alunni della Dante, che aderisce fin dall’inizio al Progetto Finestre proposto dal Centro Astalli per i Rifugiati Politici di Roma, giunto alla sua 13^ edizione, incontreranno domani, sabato 19 marzo il giovane somalo Osman Ahmed fuggito da Mogadiscio per salvarsi dagli attentati dei signori della guerra e sopravvissuto a un’odissea nel deserto e nel mare.
Nel corso di questi anni sono molti gli ospiti inviati dal Centro Astalli nella nostra scuola che hanno raccontato le loro storie: ragazzi e ragazze del Congo, della Colombia, del Sudan, dell’Afghanistan o del Pakistan, che hanno consentito ai nostri alunni di dare un volto, un nome e una storia alle tante persone anonime che approdano sulle nostre coste, facendoli partecipare e coinvolgendoli sempre con grande attenzione ed empatia.
Il percorso proseguirà nei prossimi mesi con una riflessione sui diritti umani a cura dei responsabili di Amnesty e sul dramma dei bambini soldato.