A Gavenola, in Valle Arroscia gli abiti delle “milizie celesti”

25 marzo 2016 | 12:03
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A Gavenola, in Valle Arroscia gli abiti delle “milizie celesti”

Un tesoro di inestimabile valore per la comunità locale

Borghetto D’Arroscia. Nel cuore della Valle Arroscia c’è un tesoro di inestimabile valore poco conosciuto, ma custodito gelosamente dalla piccola comunità di Gavenola, paese della Valle Arroscia. Sono ventiquattro abitini delle “Milizie celesti”.

Così sono descritti nell’Inventario del 1842 ventiquattro costumi da angelo conservati fin dagli anni 1789/90 nella chiesa Parrocchiale: “N° 24 vesti d’angeli cioè (sic) delle quali si vogliono vestire 24 ragazzi alla Processione del Sacro Deposito con alquante angeliche insegne”.

Gli abitini, di primo Settecento, in velluto nero con ricami a riporto in argento, simulano piccole armature complete di elmo, lorica e gonnellino. Indossati da una serie di bambini che impersonano la schiera angelica di San Michele, scortano ogni cinque anni il Cristo deposto nella processione del Venerdì Santo.

Nonostante l’attuale connotazione “celeste” – la croce sul cimiero, le ali – gli abitini hanno un convincente termine di riferimento nei costumi teatrali delle feste seicentesche di corte, non di rado disegnati proprio in funzione di giovanissime comparse.

Purtroppo, le loro condizioni conservative sono ormai troppo precarie perché possano continuare a svolgere la loro consueta funzione scenico-rituale: a Gavénola si prevede infatti di destinare l’oratorio del Battista a sede espositiva permanente degli abitini. E questi, a loro volta, dovranno essere sottoposti a un integrale intervento restaurativo.

Per le piccole comparse della processione del Venerdì Santo si confezioneranno copie fedeli degli originali, o in alternativa costumi nuovi, “d’autore”, che con quelli antichi trovino comunque un motivato confronto.

E questa sera, alle 20,45, si snoderà il corteo devozionale con le casse del gruppo ligneo della Flagellazione, che giunse a Gavenola nel 1769, e la statua del Cristo Morto, opera dello scultore Anton Maria Maragliano di Genova. Ricorrenza molto sentita dai residenti.