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8 marzo in divisa per la campionessa Alessandra Merlin, Forestale di Imperia

8 marzo 2016 | 06:36
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8 marzo in divisa per la campionessa Alessandra Merlin, Forestale di Imperia
8 marzo in divisa per la campionessa Alessandra Merlin, Forestale di Imperia
8 marzo in divisa per la campionessa Alessandra Merlin, Forestale di Imperia

A caccia di animali rari in via di estinzione e a studiare valanghe

Imperia. “Non ho bisogno che sia facile, ho bisogno che ne valga la pena…”. Parole scolpite nella copertina della sua pagina di Facebook prese da Lil Wayne, nome d’arte di Dwayne Michael Carter Jr, rapper di New Orleans. All’anagrafe Alessandra Merlin è nata a Torino il 22 settembre 1975, di professione assistente nel Corpo Forestale dello Stato. Una delle cinque donne in servizio al comando provinciale di Imperia e fiera di esserlo.

Un passato da campionessa di sci alpino, specializzata nella discesa libera, nel supergigante e soprattutto “stella” della Nazionale Italiana e poi di carving specialità che le ha regalato la soddisfazione di alzare al cielo una Coppa del Mondo. La montagna ce l’ha nel sangue. “Vizio” di famiglia si direbbe. Alessandra Merlin, infatti, è sorella di Barbara, a sua volta sciatrice alpina di alto livello e ora commentatrice sportiva in tv.  Prima agente, ora assistente della Forestale, da sedici anni vive e lavora a Imperia. Era arrivata in punta di piedi in piena estate. Era il luglio del 2002. E anche oggi, la festa della donna, la trascorrerà come gli altri giorni dell’anno: in divisa e in servizio. “Questo lavoro è impegnativo, ma mi gratifica”, racconta Alessandra Merlin col sorriso stampato sulle labbra e non ha per niente nostalgia di casa. “E’ proprio così: la montagna piemontese non è lontana e qui il mare è splendido. E’ come essere in paradiso non potrei essere più felice di quello che sono”, dice.

Arrivata a Imperia come agente semplice, per sette anni ha lavorato alla stazione comando. Poi è stata dirottata nella squadra Cites, un lavoro delicato che si occupa di specie animali minacciate e in via di estinzione. Imperia non è l’Amazzonia, ma qualcosa di strano succede anche da queste parti. Insieme a Valentina Capasso, seconda delle cinque donne della Forestale della provincia, pure lei nella squadra Cites, di cose curiose da raccontare ne ha parecchie. Un po’ come Crocodile Dundee, versione femminile, a caccia di animali rari importati illegalmente in Italia. “Come quella volta che alle spalle di Bordighera siamo entrate nella casa di un ex militare, un mercenario, morto all’ospedale. I vicini di casa si lamentavano per l’odore nauseabondo. Ed avevano ragione. In casa c’erano quattro serpenti tra i più pericolosi al mondo. Per catturarli abbiamo chiesto l’ausilio dei veterinari dell’Asl. Missione indimenticabile finita su tutti i giornali”. Alessandra Merlin però fa parte anche della squadra Meteomont, altro settore interessante e probabilmente meno impegnativo del nucleo Cites, ma comunque importante. Oltre all’attività di prevenzione e repressione di comportamenti pericolosi per la pubblica incolumità nei comprensori sciistici, per tre-quattro volte la settimana al Colle della Melosa e a Monesi, l’assistente donna della Fotestale è impegnata in un servizio decisamente particolare: “Effettuiamo attività di rilievo dati meteonivometrici. Lo studio è finalizzato al controllo delle condizioni del tempo, della neve, ma anche per valutare ed analizzare il manto nevoso e la sua stabilità e se sussiste il rischio valanghe”. Un’attività di vigilanza sulle zone a rischio per informare poi i potenziali fruitori della montagna tramite le 12 edizioni giornaliere del Bollettino Nazionale della Neve e delle Valanghe. Se necessario Alessandra, e l’anno scorso è successo più volte, entra anche nella squadra antincendio boschivo.

E quando non indossa la divisa? “Torno in montagna, a San Sicario, l’altro paradiso dove amo viverlo a pieni polmoni – risponde Alessandra – Lassù ci sono i miei bambini che alleno con grande orgoglio e chissà magari un giorno diventeranno grandi campioni di sci alpino”.