Wall Street Control, multe a strascico, falchi e piccioni

25 febbraio 2016 | 16:22
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Wall Street Control, multe a strascico, falchi e piccioni

“Se il comportamento da correggere è la sosta selvaggia, a Sanremo al momento l’alternativa “gentile” scarseggia: mancano i parcheggi ma anche i pannelli informativi sulla disponibilità dei posti in struttura, con i turisti che girano a vuoto nel centro cittadino accumulando stress e smog e infine mancano il piano del traffico e quello più vasto della mobilità. Insomma, in questa fase lo Street control equivale a una pesca a strascico in una vasca di allevamento intensivo.”

“Una delle tecniche più dannose è la pesca a strascico, un metodo che raschia i fondi marini rastrellando e distruggendo tutto ciò che trova lungo il percorso, dai pesci fino ai coralli centenari. Questo genere di pesca cancella le caratteristiche naturali dell’ambiente che normalmente permettono agli animali marini di vivere, riposarsi, nascondersi.”

(cit. Slowfood).

Comune di Sanremo: mille multe in venti giorni, destinate a crescere. Lo Street Control, il nuovo strumento della polizia municipale, è ormai sinonimo di “multe a strascico”. Il sistema è noto: una telecamera piazzata sull’auto di servizio permette di leggere le targhe degli autoveicoli inviando in tempo reale i dati a un cervellone che li elabora. Il vigile compilerà in ufficio il verbale per le infrazioni riscontrate. Nelle intenzioni dell’amministrazione serve per combattere il fenomeno della sosta selvaggia: doppia fila, aree di carico, posti riservati ai portatori di handicap, fermate dei bus, intralcio al traffico e via dicendo. I dati raccolti consentono anche di individuare auto senza assicurazione, senza collaudo o rubate: argomentazioni che dovrebbero allontanare l’idea che il comune voglia solo far cassa …

Normalmente un vigile ben motivato riesce a elevare al massimo cinquanta multe in un turno di sei ore: niente in confronto alle sei multe al minuto possibili con la “pesca a strascico”, che distruggerà l’ecosistema degli automobilisti indisciplinati. L’unica salvezza sarà, come per i pesci, muoversi in branco: perché la multa sia legittima infatti lo stesso agente deve documentare l’assenza del trasgressore, perchè se il conducente è a bordo dell’auto o nelle immediate vicinanze la contravvenzione deve essere contestata immediatamente. Se il branco è numeroso, come all’uscita delle scuole o in occasione del mercato ambulante, resta un buon margine di fuga.

Come ogni computer senza cuore, lo Street Control non farà distinzione tra chi lascia la macchina un attimo per entrare urgentemente in farmacia o chi la molla nella corsia di marcia per bersi un caffè, tra chi fa una sosta mordi e fuggi e chi parcheggia in divieto per andare al cinema. E chissà come andrà se un corriere si fermerà in seconda fila proprio perché la sua area di carico è occupata da un abusivo. Insomma, sarà sufficiente essere nel punto sbagliato nel momento sbagliato per vedersi arrivare a casa la multa, che può variare da 41 a 169 €.

Lo Street Control dovrebbe quindi liberare dal caos le strade favorendo una migliore qualità della vita cittadina, ma è veramente l’unica soluzione? E una città come Sanremo, nella quale il caotico sviluppo urbanistico non ha previsto parcheggi condominiali se non quelli fagocitati dalle attività artigianali e commerciali, quali alternative offre alla sosta selvaggia?

Le strategie avanzate di intervento sui comportamenti sociali ricorrono al “nudging”, ovvero “spinta gentile”,che consiste in una pressione subliminale a “far bene”: il nudging è più efficace di una legge o di una sanzione perchè offre una soluzione alternativa ad un comportamento scorretto, senza intaccare il libero arbitrio. Se il comportamento da correggere è la sosta selvaggia, a Sanremo al momento l’alternativa “gentile” scarseggia: mancano i parcheggi ma anche i pannelli informativi sulla disponibilità dei posti in struttura, con i turisti che girano a vuoto nel centro cittadino accumulando stress e smog, manca la rimozione del distributore per creare la famosa rotatoria della Foce e infine mancano il piano del traffico e quello più vasto della mobilità. Insomma, in questa fase lo Street control equivale a una pesca a strascico in una vasca di allevamento intensivo.

E’ tutto in itinere, dicono da palazzo Bellevue, ma i tempi sembrano destinati ad allungarsi anche a causa del recente terremoto che ha decimato l’organico comunale.

Sui piatti della bilancia andrebbero messi da una parte l’inasprimento dei controlli e dall’altra le soluzioni offerte ai cittadini. Per mettere in equilibrio la bilancia sarebbe quindi opportuno prevedere di investire i soldi della pesca a strascico in progetti di mobilità sostenibile.

Nella vicina Bordighera, invece, si sta sperimentando il sistema Falco: tre telecamere fisse agli ingressi della città che oltre a monitorare il traffico consentono agli organi di polizia un controllo costante e a largo raggio sui movimenti di mezzi sospetti, senza tralasciare il controllo di assicurazioni, collaudi e furti. Non rilevano i divieti di sosta in città, e quindi non fanno cassa, anche se il modello sanremese sta allettando un po’ tutti i comuni rivieraschi alle prese con bilanci difficili e lo Street control potrebbe allargarsi a macchia d’olio.

A Sanremo invece il sistema Falco è previsto da anni ma non è ancora arrivato. Molto più veloce è stata l’adozione dello Street Control, che a questo punto si potrebbe ribattezzare Wall-Street Control perchè alla luce dei risultati meriterebbe di essere quotato in borsa: a fronte di un costo una tantum di 22.000 euro garantisce, con le multe a strascico, introiti mensili di centinaia di migliaia di euro. Euro che corrisponderanno i cittadini indisciplinati, si intende: in assenza del Falco, si punta sui piccioni…