Ventimiglia, i residenti di piazza Cesare Battisti: “Siamo ospiti in casa nostra”

3 febbraio 2016 | 15:02
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Ventimiglia, i residenti di piazza Cesare Battisti: “Siamo ospiti in casa nostra”

“Non ce l’ho con i migranti, ma con quelli della Croce Rossa. Ma cosa siamo diventati? Non siamo più padroni in casa nostra?”

Ventimiglia. Ancora polemiche per il centro di accoglienza dei migranti di piazza Cesare Battisti. A lamentarsi sono gli inquilini del condominio che, proprio con il centro allestito per fronteggiare l’emergenza immigrazione, convivono quotidianamente.

“Non siamo più padroni in casa nostra”: è questo il grido di allarme lanciato dalla signora Leobilla, che per entrare nella propria abitazione in pratica deve accedere al campo.
Quello che ci racconta, è un episodio accaduto i primi giorni di gennaio ma che, nonostante sia passato un mese, resta per lei e per la sua famiglia un fatto grave che lede i diritti di chi convive da ormai troppo tempo con una struttura nata per essere “temporanea”.

L’episodionon trova però conferme tra i volontari presenti nel centro: “Non ci sono giunte segnalazioni”, dichiarano i responsabili.

“Dovevamo sistemare in casa dei mobili nuovi”, racconta la signora Leobilla, “E per questo avevamo già avvisato le forze dell’ordine. Ma quando gli operai hanno iniziato a scaricare i mobili per trasportarli al mio appartamento e, per farlo hanno spostato una transenna, sono stati subito attaccati da un volontario della croce rossa”.

Stando a quanto riferito dalla signora, agli operai addetti al trasloco sarebbe stato chiesto cosa stessero facendo e perché nessuno avesse domandato il permesso ai responsabili del centro di accoglienza. E’ stata proprio questa richiesta a far infuriare la padrona di casa.

“Non ce l’ho con i migranti, ma con quelli della Croce Rossa. Ma cosa siamo diventati? Non siamo più padroni in casa nostra? Sembra quasi che gli ospiti siamo noi!”, dichiara la cittadina, “Io devo poter entrare in casa mia quando e come voglio! E non lo dico per i migranti: alcuni di loro ci hanno anche aiutati per il trasporto dei mobili, dando una mano agli operai per raggiungere l’appartamento. Lo ripeto: a dare fastidio è l’atteggiamento arrogante di chi gestisce il centro”.

Sull’accaduto e più in generale sul centro di accoglienza si è espresso anche il Consigliere di Opposizione Carlo Iachino: “Mi sarei aspettato un intervento da parte del Prefetto, che sembra infischiarsi del problema, nonostante sia scaduto il 31 dicembre il contratto di locazione con le Ferrovie e i condomini avessero ricevuto rassicurazioni in merito dalle autorità, disattese come sempre”.

“E’ un fatto proprio strano”, dichiara Luca Bracco, commissario del comitato ventimigliese della CRI, “Anche perché ci sono due transenne: la prima è sempre aperta e la seconda è posizionata venti metri dopo l’ingresso dell’abitazione in questione. Non comprendo come una cosa del genere possa quindi essere accaduta“.

“Tra l’altro”, ha aggiunto il responsabile, “Non capisco perché nessuno sia venuto a segnalarmi quanto accaduto in modo da poter provvedere alle verifiche e per un presunto banale problema di viabilità e vicinato si sia preferito rivolgersi a stampa e consiglieri comunali”.