Standing ovation per l’artista e per l’uomo: Ezio Bosso emoziona Sanremo
“Il mondo ha bisogno di musica perché la musica siamo noi”
Sanremo. Sul palco dell’Ariston, tra gli applausi del pubblico, è salito un pianista d’eccezione: Ezio Bosso.
Classe 1971, il musicista 31enne si è avvicinato alla musica alla tenera età di quattro anni e già a sedici ha debuttato come solista prima in Francia e poi nelle orchestre di mezza Europa.
“Un grande pianista, un grande musicista, un grande grandissimo maestro”, lo ha presentato così Carlo Conti, prima di andare personalmente incontro a Bosso, per spingere la sua carrozzina fino al pianoforte a coda presente sul palco.
E’ diversamente abile, Ezio Bosso, ma solo quando non suona. La musica lo trasforma e lui trasforma con la musica, regalando al pubblico emozioni straordinarie.
“Il mondo ha bisogno di musica perché la musica siamo noi”, dice l’artista, “La musica è una fortuna che condividiamo, noi mettiamo le mani, ma lei, la musica, ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare”.
E ancora: “La musica è una vera magia, infatti, non a caso, i direttori hanno la bacchetta”. E ha ragione, Bosso, la musica è magia: ascoltarlo suonare la sua “Following a bird” fa prendere il volo. Davvero.