“Sono pronto ad andare in mare per un’azione dimostrativa”: Pallanca infuriato per la questione confini marittimi

26 febbraio 2016 | 16:25
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“Sono pronto ad andare in mare per un’azione dimostrativa”: Pallanca infuriato per la questione confini marittimi

“Voglio capire per quale strano motivo delle 98 miglia che separano la Corsica dalle coste più a sud dell’Italia settentrionale (quelle di Bordighera), a noi ne siano state lasciate solo 12”

Bordighera. “Sono pronto ad andare in mare per un’azione dimostrativa”. Il Sindaco Giacomo Pallanca non ci sta: la ratifica dei confini marittimi, con la cessione di gran parte del mare alla Francia non può essere accettata passivamente da chi amministra il territorio e, per questo, non esclude di imbarcarsi e sconfinare in Francia a bordo di un peschereccio: “Voglio vedere se arrestano anche me!”, dice.

E’ un fatto gravissimo”, dichiara Pallanca, “Che rischia di creare dei problemi serissimi non solo ad un settore, quello della pesca, già fortemente in crisi, ma anche all’ambiente”.

“Voglio capire per quale strano motivo delle 98 miglia che separano la Corsica dalle coste più a sud dell’Italia settentrionale (quelle di Bordighera), a noi ne siano state lasciate solo 12”, si chiede il primo cittadino, “Che garanzie abbiamo, poi, che i francesi non scoprano nel loro nuovo territorio giacimenti di petrolio o gas naturale e non mettano una piattaforma per sondare le profondità? Questo creerebbe un danno enorme all’ecosistema e a tutti i cetacei che stiamo cercando di difendere”.

A far infuriare Pallanca è soprattutto il silenzio con il quale sono state prese queste decisioni. L’accordo sui nuovi confini, già firmato dalla Francia, deve ora essere avvalorato dal parlamento italiano. Ma il Sindaco non esclude che, se il caso del peschereccio sequestrato non fosse arrivato alla ribalta della cronaca, tutto sarebbe stato taciuto: “Ma vi sembra normale che a noi che siamo i sindaci di uno specchio antistante non ci venga detto nulla?”, continua Pallanca, “Che cosa abbiamo avuto dalla Francia per questa ratifica dei confini marittimi? Dev’essere qualcosa di pari valore ma, in ogni caso, per noi non lo sarà mai perché non siamo disponibili ad accettare passivamente le scelte di un governo che non interpella neanche i sindaci delle coste antistanti“.